VENEZIA – Per anni ha vissuto in una casa di proprieta’ di un ente previdenziale grazie all’intervento del Comune di Venezia prima di essere sfrattato, ma un ‘barbone’ e’ risultato usufruttuario di proprieta’ immobiliari e terreni, oltre che di una pensione, e l’amministrazione comunale adesso ha cercato di presentargli il conto, 130 mila euro, per le spese sostenute per pagare in sua vece l’affitto di casa. La raccomandata pero’ finora non ha ricevuto risposta.
La vicenda – raccontata da ‘Il Corriere del Veneto’ – riguarda un anziano che negli anni scorsi era salito alle cronache perche’ si era incatenato davanti al Municipio di Mestre per chiedere una casa al Comune; un’abitazione come quella che aveva ottenuto nel 1976 a Marghera e che in molte occasioni era stata ‘bonificata’ su richiesta dei vicini perche’ l’uomo aveva l’abitudine di raccogliere le immondizie per strada e poi svuotarle all’interno dell’abitazione. Dopo essere ‘uscito’ dalla casa, dove non aveva mai pagato l’affitto, l’anziano ha vissuto in una roulotte e in un’auto, prima di ‘scomparire’.
‘E’ una storia lunga di disagio sociale – spiega l’assessore Sandro Simionato all’Ansa – che l’amministrazione comunale ha sempre cercato di seguire in questi decenni. Pur nell’accompagnamento, pero’, l’anziano ha accumulato debiti e da una verifica e’ risultato titolare di proprieta’. C’e’ poi alle spalle anche una famiglia. Cosi’ la vicenda del contenzioso necessariamente fa il suo corso ed e’ seguita da avvocatura, mentre le politiche sociali sono sempre state presenti per quanto concerne le vicende legate alla persona’.