Venezia: “Rubava quadri agli amici nobili”. Il conte si è costituito

VENEZIA – Rubava dalle case dei suoi amici nobili quadri di valore, sostituendoli con copie. Poi rivendeva gli originali. Si arricchiva così Cristiano Barozzi, nobile veneziano di 70 anni, secondo quanto scrive il Corriere della Sera.

Con l’aiuto di due maggiordomi cingalesi, un consulente della Soprintendenza delle Belle Arti di Padova e un esperto di stampe digitali, Barozzi in pochi mesi aveva messo a segno cinque colpi, portando via dalle case degli amici 41 tele, per un incasso, stando a quanto scrive il Corriere della Sera, di oltre un milione di euro.

Ad incastrare Barozzi è stata qualche parola “di troppo” detta da uno dei domestici ai carabinieri di Mestre. Nel frattempo Barozzi era riuscito a scappare a Santo Domingo, ma lunedì è rientrato e si è costituito. Diverse opere sono state recuperate.

Il nobile veneziano non si sarebbe però limitato alle tele, soprattutto dei paesaggisti della scuola del Guardi e del Tintoretto. Avrebbe rubato, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, anche dell’argenteria e contanti.

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