Venezia, la proposta degli hotel: caricare la tassa di soggiorno sui bus

VENEZIA – Gli albergatori veneziani dell'Ava non cambiano la linea contraria alla tassa di soggiorno (che scatta da domani a Venezia) e oggi hanno ribadito le ragioni che li hanno portati a ricorrere al Tar contro il provvedimento del Comune.

I proprietari degli hotel sono contrari soprattutto all' idea di fungere da sostituti d'imposta, essendo le stesse strutture ricettive incaricate di incassare la tassa dai turisti – 5 euro per gli hotel a cinque stelle, e via via a decrescere nel costo per gli alberghi di caratura minore – Siamo sempre e comunque disponibili al dialogo – ha detto il presidente Vittorio Bonacini – ma non riteniamo giusto si cambino in corsa le regole del gioco e continuiamo a non essere assolutamente disponibili a fungere da sostituti di imposta. E' per questo che proseguiremo sulla strada del ricorso al Tar, non contro tutta l'imposta di soggiorno, bensi' contro quella parte in cui il Comune ha disatteso gli accordi presi''.

Bonacini ha peraltro confermato che da domani gli alberghi ''faranno il loro dovere, riscuotendo l'imposta dagli ospiti, perche' Ava non puo' essere favorevole all'illegalita'''.

Ma l'associazione lancia anche una proposta alternativa: ''Avevamo caldeggiato – spiega Bonacini – la soluzione 'romana' della questione, portando al Comune l'esperienza raccolta da Federalberghi Roma, ma si e' scelta un'altra strada. Adesso, invece, pensiamo ad esempio al pagamento dell'imposta direttamente sui bus turistici all'ingresso nella Ztl''.

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