Venezia, si ubriaca al bar a 14 anni e finisce in ospedale

La ragazzina, insieme alle amiche, si serviva regolarmente in un bar dove venivano venduti alcolici “low cost” ai minorenni

Dovevano andare a una festa di compleanno. Loro, quattro ragazzine di quattordici anni, escono di casa nel primo pomeriggio. Prima di raggiungere il luogo della festa, però, decidono di fare una deviazione al bar “Bollicine”del calle Rio Terà San Leonardo, a Venezia, giusto per prendere qualcosa da bere.

Ma quel “qualcosa” si trasforma presto in un mojito (cocktail a base di rum), poi, dopo dieci minuti, in un secondo mojito, poi ancora in un terzo. Le ragazzine sono già visibilmente ubriache quando chiedono anche della vodka con il Redbull, e poi con la pesca. Il tutto avviene sotto gli occhi del gestore del locale e delle cameriere, che però non si fanno problemi a continuare a servire alcool alle quattordicenni sempre più stordite ed euforiche. E loro, le ragazzine, non smettono di bere, anche perché in quel bar, gli alcolici, costano davvero poco.

L’allegria, però, dura poco. Perché quando le quattro amiche escono dal locale una di loro si sente male e cade a terra. Qualcuno chiama l’ambulanza, che la porta all’ospedale. Diagnosi: intossicazione da alcool, curata con un antidoto somministratole subito dopo il suo arrivo al pronto soccorso.

I genitori della quattordicenne hanno raccontato tutto ai carabinieri. Nel bar “Bollicine” di Venezia, gestito da un cinese, è la norma vendere alcolici ai minorenni, cosa che, naturalmente, è vietata dalla legge. Ora il proprietario del locale è stato denunciato a piede libero.

*Scuola di Giornalismo Luiss

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