Mehdi Es Sahel, un quattordicenne di origini marocchine, è annegato dopo essere caduto con la bicicletta in un canale mentre stava andando a scuola. È accaduto questa mattina a Mira, in provincia di Venezia.
Il corpo del ragazzo è stato portato all’ospedale di Dolo per le analisi del caso. E’ stato un passante a chiamare il 112 dopo aver visto nel canale, dietro il municipio di Mira, galleggiare un cappellino e uno zainetto.
Sul posto sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno scandagliato il canale trovando il cadavere del ragazzo sul fondale, a una quarantina di metri dal punto in cui era stato notato il capellino. Recuperata nel fondo anche la bicicletta. Le indagini sono ora indirizzate ad accertare la causa dell’incidente avvenuto a un centinaio di metri dalla casa della famiglia del ragazzo, composta da padre e madre, entrambi immigrati regolari, Mehdi e due fratelli più piccoli.
La solita strada per andare a scuola. Il bambino era uscito di casa per raggiungere la scuola, a circa due chilometri di distanza, dove era iscritto al terzo anno. Medhi ha pedalato solo per 200-300 metri, poi è caduto nelle acque del canale, profondo circa tre metri. I carabinieri, ad un primo esame del luogo, escluderebbero il coinvolgimento di terze persone nell’incidente. Non ci sono elementi che facciano indurre il contrario e anche la bici non presenta segni di un incidente, mentre sul luogo non ci sono tracce di una brusca frenata.
Nessun testimone della tragedia, a parte la presenza del passante che ha scorto gli oggetti del piccolo Mehdi. In giornata è prevista l’ispezione medico legale del corpo. L’autopsia verrà disposta solo se necessaria per via di alcune anomalie.