Venezia, governo: stop navi da crociera in laguna da novembre 2014. Traghetti da gennaio

L'incidente a Venezia dello scorso 17 agosto
L’incidente a Venezia dello scorso 17 agosto (foto Ansa)

VENEZIA – Stop alle navi da crociera e ai traghetti nella Laguna di Venezia. Le prime non potranno più transitare già novembre 2014, per i traghetti invece il divieto scatterà  già da gennaio. E’ quanto deciso in un incontro che si è svolto nel pomeriggio di martedì 5 novembre a Palazzo Chigi.

La questione del traffico nella Laguna di Venezia è tornata di attualità ad agosto, quando un turista che viaggiava su una gondola è morto dopo lo schianto con un vaporetto. Ora la decisione del governo, quella di una graduale proibizione del traffico delle grandi navi che andrà a regime definitivo tra un anno esatto. 

Nel dettaglio si è deciso di vietare il transito delle navi da crociera dirette o in partenza da Venezia per il canale di Giudecca e di prevedere una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant’Angelo, come diramazione del Canale Malamocco-Marghera.

In attesa della realizzazione della nuova via di accesso alla Stazione marittima, dalla riunione è emersa la necessità di mettere in atto al più presto misure efficaci per mitigare significativamente il traffico nel Canale di Giudecca.

Dal primo gennaio 2014 dovrà essere vietato il passaggio nello stesso Canale dei traghetti, con conseguente riduzione del 25% dei transiti davanti a San Marco e del 50% delle emissioni inquinanti;

Sempre dal primo gennaio 2014 dovrà essere ridotto fino al 20% (rispetto al 2012) il numero delle navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate abilitate a transitare per il Canale della Giudecca; – dal primo novembre 2014 dovrà essere definitivamente precluso il transito delle navi crocieristiche superiori a 96.000 tonnellate di stazza lorda.

Andranno, infine, assicurate una riduzione dello stazionamento giornaliero massimo (non superiore a 5 navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate) e una contrazione dei passaggi residui nelle ore centrali della giornata, con concentrazione delle partenze e arrivi all’alba e al tramonto.

Nella valutazione di impatto ambientale di questa opzione – viene spiegato in una nota di Palazzo Chigi – saranno naturalmente considerate eventuali soluzioni alternative, compresa quella del Canale Vittorio Emanuele. Inoltre, in considerazione delle prospettive di sviluppo del porto di Venezia, centrate sulla piattaforma d’altura e sulla bonifica e riconversione del porto di Marghera, si è deciso di promuovere una revisione del Piano regolatore portuale con l’obiettivo, tra l’altro, di definire e realizzare a Marghera siti alternativi rispetto all’attuale terminal crocieristico.

Alla riunione – presieduta dal presidente del Consiglio, Enrico Letta – hanno partecipato i ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, dell’Ambiente, Andrea Orlando, dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, il segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Garofoli, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, e il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa.

 

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