Venezia: studenti universitari si riuniscono al centro sociale "contro la psicosi da Coronavirus". Insulti su Facebook Venezia: studenti universitari si riuniscono al centro sociale "contro la psicosi da Coronavirus". Insulti su Facebook

Venezia: studenti universitari si riuniscono “contro la psicosi da Coronavirus”. Insulti su Fb

Venezia: studenti universitari si riuniscono al centro sociale "contro la psicosi da Coronavirus". Insulti su Facebook
Venezia: studenti universitari si riuniscono “contro la psicosi da Coronavirus”. Insulti su Fb (foto da Facebook)

ROMA – In tempi di quarantene e strade vuote, alcuni studenti universitari a Venezia hanno deciso di radunarsi. Le aule sono chiuse, le lezioni sospese, quindi si sono dati appuntamenti in un centro sociale per studiare insieme, mangiare insieme e condividere del tempo in socialità. In barba alle disposizioni mediche che sconsigliano gli assembramenti in questo periodo (tra l’altro siamo in Veneto). E infatti molti utenti su Facebook hanno fatto notare agli studenti di essersi comportati con troppa superficialità (e diciamo così per usare un eufemismo, dato che alcuni commenti sono molto più pesanti come “siete proprio idioti”).

Questo il post apparso sulla pagina Facebook del Coordinamento studenti medi Venezia-Mestre:

SOCIALITÀ CONTRO LA PSICOSI 

Oggi abbiamo dato vita ad una grandissima giornata di socialità al centro sociale Rivolta!

Dopo il pranzo sociale, abbiamo avuto la possibilità di studiare tutt*insieme nell’aula studio. La giornata non si è conclusa così però: dopo assemblea, dove abbiamo commentato insieme a tant* student* di varie scuole la situazione che stiamo vivendo, in particolare la normalizzazione della didattica online che toglie sempre di più il vero ruolo della scuola come spazio di formazione di un sapere critico e di socialità. Ci siamo confrontat* in merito alla tragica situazione che si sta dando sul confine tra Turchia e Grecia, abbiamo discusso di antisessismo aggiornandoci verso quella che sarà la giornata di mobilitazione dell’8 marzo e dibattuto della grande iniziativa di sabato scorso alla centrale a carbone Palladio di Fusina. Dopo l’assemblea, un aperitivo studentesco a pochi schei e tanta socialità sono stati la perfetta conclusione di questa giornata

Con la chiusura di tutte le biblioteche e di altri spazi di socialità, infatti, non abbiamo né spazi di convivialità né luoghi per poter studiare.

Con la giornata di oggi siamo riusciti a dare una risposta forte e chiara:
davanti alla psicosi collettiva che si sta affermando in questi giorni, noi ci organizziamo e ci troviamo continuando il nostro percorso. 

IN UN MONDO CHE CI VUOLE CHIUSI IN CASA, USCIRE È UN ATTO RIVOLUZIONARIO. (Fonte Facebook)

Gestione cookie