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Verona: esame patente col kit elettronico per farsi suggerire, denunciati

di Lorenzo Briotti |5 Febbraio 2010 10:15

Un giovane sorpreso alla prova teorica per la patente di guida con addosso un kit elettronico con cui riusciva a comunicare con l’esterno ha permesso alla polizia della Questura di Verona di scoprire una presunta truffa ai danni della Motorizzazione civile messa in atto da una organizzazione legata a due autoscuole veronesi.

L’organizzazione di fatto «aiutava» dall’esterno, in cambio di un migliaio di euro, i candidati a rispondere in modo corretto ai quiz. Le indagini hanno portato alla denuncia di cinque persone per concorso in truffa aggravata. Sono state poste anche sotto sequestro delle apparecchiature elettroniche che sarebbero state utilizzate per compiere la presunta truffa.

Le indagini hanno preso avvio dopo la segnalazione alla polizia fatta da un esaminatore della Motorizzazione civile che si era accorto che uno dei ventisei candidati presenti per la prova teorica aveva addosso, celata sotto il giubbotto, una strumentazione che gli permetteva di comunicare con l’esterno attraverso un sistema video-audio collegata ad un cellulare ed a una auricolare senza fili. A insospettire l’esaminatore era stato il rumore emesso dagli impulsi della radio trasmittente.

Gli agenti intervenuti sul posto nel corso di un controllo anche degli altri candidati, hanno poi scoperto che anche una ragazza aveva con se un kit analogo. I due era poi risultato che erano stati accompagnati con mezzi riconducibili alle due autoscuole. Una volta in Questura, i due giovani hanno ammesso l’ingegnoso sistema offerto dalle due autoscuole che permetteva di ricevere in diretta la soluzione dei quiz. I due giovani, sono stati denunciati insieme ad altre tre persone.

Accertamenti sono in corso per stabilire se negli anni sono avvenuti casi analoghi sempre riconducibili alle due autoscuole.

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