“Veronica Panarello assassina cinica e crudele”: le parole del pm

Veronica Panarello, coperta da una sciarpa gialla, esce dopo l’ennesimo interrogatorio

RAGUSA – Veronica Panarello ha ucciso il figlio Andrea Loris Stival con cinismo e crudeltà. E’ quello che scrivono i magistrati che ne hanno decretato il fermo. Crudele perchè ha ucciso il figlio e cinica perchè ha organizzato una solitaria messinscena per depistare le indagini e far credere a un mostro venuto da fuori a ucciderle Loris. Accuse, per ora, tutte da dimostrare naturalmente visto che il fermo deve essere ancora convalidato dal giudice e che le indagini sono tutt’altro che concluse.

Ma il pubblico ministero che ha firmato l’ordinanza, quella dove è scritto nero su bianco che Veronica Panarello si è “resa responsabile dell’omicidio del proprio figliolo, con modalità di elevata efferatezza e sorprendente cinismo”, è lo stesso che l’ha ascoltata per ore. Decine di ore in cui questa mamma di 25 anni non ha cambiato di una virgola la sua versione, anche se puntualmente smentita dalle telecamere e dalla ricostruzione degli inquirenti. “L’ho portato a scuola”, “l’ha ucciso qualcun altro, ditemi chi”.

Raccontano che Veronica sia tutt’altro che una donna controllata e fredda. Gli interrogatori finora sono stati un alternarsi di pianti, di strilli, di svenimenti e poi, al contrario, di silenzio quasi catatonico. Ma, seppur emotiva come immaginiamo possa essere una persona in una situazione del genere, colpevole o innocente che sia, non ha ceduto di un millimetro dalla sua iniziale versione. Ovvero che lei non ha nulla a che vedere con l’omicidio del figlio.

Martedì, dopo l’ennesimo interrogatorio in cui inizialmente si era avvalsa della facoltà di non rispondere salvo poi cambiare idea, Veronica è stata portata in carcere a Catania. Cella di isolamento, niente giornali né tv. Gli altri detenuti l’hanno accolta con un “devi morire”, lei prima di entrare in cella ha solo detto agli agenti: “Ora voglio rimanere sola”.

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