Veronica Panarello, lettera a Mattino 5: "Non ho ucciso Loris Stival, un giorno di crederanno" Veronica Panarello, lettera a Mattino 5: "Non ho ucciso Loris Stival, un giorno di crederanno"

Veronica Panarello, lettera a Mattino 5: “Non ho ucciso Loris Stival, un giorno di crederanno”

Veronica Panarello, lettera a Mattino 5: "Non ho ucciso Loris Stival, un giorno di crederanno"
Veronica Panarello, lettera a Mattino 5: “Non ho ucciso Loris Stival, un giorno di crederanno”

ROMA – Veronica Panarello, lettera a Mattino 5: “Non ho ucciso Loris Stival, un giorno di crederanno”. La donna è stata condannata a 30 anni di carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio di 8 anni, Andrea Loris Stival, il 29 novembre 2014 a Santa Croce di Camerina, in provincia di Ragusa. La Panarello però si è sempre detta innocente e ha puntato il dito contro il suocero, Andrea Stival, accusandolo di aver ucciso il nipotino per aver scoperto la relazione tra i due.

Il processo d’Appello per la Panarello inizierà il prossimo 3 ottobre e il sito TgCom 24 scrive che dal carcere la donna ha inviato una lettera all’inviata di Mattino Cinque, Agnese Virgillito, in cui racconta la sua versione dei fatti e sostiene di non essere un mostro:

“Un giorno o l’altro mi crederanno. Non sono una lucida assassina né una criminale, così come scritto nella sentenza. Non mi perdonerò mai di non avere protetto Lorys”. Lettera autografa della condannata, nessuna responsabilità accertata nella vicenda da parte dei soggetti menzionati dalla Panarello, il suocero Andrea Stival in particolare, che lei sostiene essere il vero assassino”.

Gestione cookie