PALERMO – Sarebbe stato il boss Giuseppe Graviano ad azionare l'impulso che fece esplodere l'autobomba in via D'Amelio. Di questo sono convinti i magistrati di Caltanissetta che avallano, e in qualche punto integrano, le dichiarazioni del collaboratore Fabio Tranchina. Si tratta dell'autista che accompagnava Graviano in vari posti, anche nel luogo della strage, fino a pochi giorni prima dell'attentato.
Graviano aveva incaricato Tranchina di trovare in quella zona un appartamento e di affittarlo senza contratto per evitare tracce di registrazione. Quando apprese che non c'erano appartamenti disponibili si fece accompagnare in via D'Amelio per un ''sopralluogo''. La sua attenzione si concentro' su un fondo che all'epoca chiudeva la strada.
Il terreno potrebbe essere stato utilizzato dal commando come punto di ''osservazione''. Ma potrebbe essere stato usato a questo scopo l'ultimo piano di un palazzo adiacente all'epoca in costruzione. Il cantiere era della ''Iride'' di Francesco Graziano, appartenente a una famiglia legata alla cosca Madonia.
Subito dopo l'attentato la polizia ispeziono' l'ultimo piano dove vennero trovate cicche di sigarette, una vetrata ''scudata'' e alcuni alberi di alto fusto che avrebbero potuto proteggere i sicari dalla vista dei vicini. L'ordinanza del gip Alessandra Bonaventura Giunta sottolinea che non furono svolti accertamenti tecnici sulle cicche di sigarette, come era stato fatto per la strage di Capaci, ne' su altri elementi trovati nello stabile in costruzione. Non si trova neppure la relazione di servizio di due poliziotti della Criminalpol.
L'unica certezza e' il coinvolgimento diretto di Graviano. Il giudice ritiene attendibile su questo punto la testimonianza di Tranchina il quale riferisce che il boss, informato dell'impossibilita' di trovare nella zona di via D'Amelio un appartamento di ''comodo'', trovo' una soluzione alternativa. Disse: ''Mi addubbu nu iardinu'' (mi accomodo nel giardino).
E sul ruolo di Graviano nell'attentato Tranchina ha aggiunto: ''Non me lo deve venire a raccontare nessuno che non e' stato lui a fare la strage di via D'Amelio perche' e' evidentissimo dai passaggi alle domande fatte e non fatte''.