Liberalizzazioni: le farmacie si preparano per lo “sciopero del Viagra”

ROMA – Un mese di ”stato di agitazione permanente” per protestare contro il decreto liberalizzazioni. Ma se poi le loro richieste non saranno accolte dal 30 aprile si partirà, negli ospedali pubblici e nelle aziende sanitarie, con lo ”sciopero del viagra”. Ad annunciare questa singolare forma di protesta è il Sinafo, il sindacato regionale farmacisti ospedalieri del Lazio (ma appoggiato a livello nazionale), che questo pomeriggio ha organizzato un sit-in di protesta davanti a piazza del Parlamento.

”Protestiamo contro l’iniquita’ nell’attribuzione dei punteggi ai titoli del servizio dei farmacisti pubblici, che operano negli ospedali e nelle aziende sanitarie locali”, spiega Loredana Vasselli, Direttore UOC Farmacie Territoriali Asl, che chiede a nome di tutta la categoria ”al ministero della Salute che gli vengano attribuiti almeno gli stessi punteggi dei titolari privati, perchè attualmente con questo testo ci vediamo valutati circa la meta”’.

Altrimenti, aggiunge, ”saremo costretti a far partire il provocatorio sciopero del viagra, un farmaco importante e richiesto ma che non mette a rischio la sicurezza del paziente”.

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