VICENZA – Un tunnel sotto una villa affrescata dal Tiepolo, 30 metri sotto terra. Una strada a due corsie sotto Villa Valmarana ai Nani, affrescata nel 1757 da Giambattista Tiepolo e dal figlio Giandomenico. A Vicenza litigano su questa opera accessoria della Tav, un progetto voluto dal sindaco Achille Variati, di centrosinistra, dalla Regione e dalle associazioni si categoria che nelle intenzioni collegherà Vicenza al sistema ferroviario europeo dell’alta velocità. Lunedì prossimo il consiglio comunale dovrà votare l’opera: il tratto vicentino della Tav Montebello-Grignano di Zocco. Ed è proprio tra le opere complementari che spunta il tunnel lungo 1,150 metri che passa sotto la villa affrescata dal Tiepolo. Scrive Il Corriere della Sera:
L’edificio ha già problemi di stabilità a causa del terreno franoso. A Vicenza è scoppiato il caso e in queste ore si stanno moltiplicando gli appelli alla mobilitazione cittadina da parte di Rifondazione comunista, del comitato «No Dal Molin» e anche dell’Osservatorio urbano territoriale Vicenza (Out), che si è rivolto all’Ufficio Unesco del Ministero dei Beni culturali. Francesca Leder, docente dell’Università di Ferrara e membro di Out, ha segnalato il problema e il direttore Gianni Bonazzi dell’Ufficio Unesco ha scritto al Comune manifestando «forte preoccupazione». Leder ha anche lanciato una petizione online su change.org rivolta al ministro Dario Franceschini perché «impedisca la distruzione del paesaggio palladiano di Vicenza». Il sindaco Variati ha fin da subito rassicurato la cittadinanza.
E anche ieri ha ribadito che «il Comune chiederà per la messa in sicurezza idraulica della zona Fiera ipotesi alternative al tunnel e qualora non ce ne fossero, vogliamo la certezza certificata da esperti super partes che nessun danno deriverà a Villa Valmarana e all’intera area altrimenti non si potrà procedere». «Non è un passo indietro — sottolinea —. Siamo determinati ad andare avanti con la Tav». Ieri Variati ha incontrato Maria Carolina di Valmarana, comproprietaria e presidente di Villa Valmarana srl, che si è detta «molto rassicurata», anche se aspetta di vedere gli sviluppi. Il Consiglio comunale raccoglierà le osservazioni sul progetto, saranno consegnate a Rfi, che dovrà tenerne conto nel progetto definitivo, previsto entro il 15 maggio. Poi ci sarà la valutazione di impatto ambientale e il sì definitivo del Cipe, per far partire i cantieri entro il 31 dicembre.
I commenti sono chiusi.