VIDEO Macchinista Circumvesuviana viaggia con l’ombrello

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2016 - 16:43 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO Macchinista Circumvesuviana viaggia con l'ombrello

Macchinista Circumvesuviana viaggia con l’ombrello

NAPOLI – Macchinista della Circumvesuviana viene ripreso mentre viaggia a bordo del treno con l’ombrello. Nelle cabine e nei vagoni, infatti, quando piove accade anche questo. A raccontare il tutto è una video-inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera da Antonio Castaldo che racconta il motivo della scarsissima manutenzione ai treni. L’azienda che gestisce la linea ha 700 milioni di euro di debiti ed ha tagliato il 70 per cento dei costi sulla sicurezza.

“Chi prende la Circumvesuviana è come se viaggiasse su una 500 degli anni Sessanta. Ogni tanto deve fermarsi per le riparazioni». E se lo dice Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, gruppo cui appartiene la linea ferroviaria campana, c’è da crederci. “Amministro da 6 mesi questa società – continua il manager – siamo alle prese con una situazione complessa. L’Eav è una società che ha 700 milioni di debiti. Da tempo sono in vigore provvedimenti che impongono una radicale riduzione dei costi. Con una serie di inevitabili conseguenze sul servizio”. Prendendo in esame la sola Circumvesuviana, un tempo «gioiello» del trasporto pubblico campano, con 142 km di linea, 78 stazioni e 28 milioni di passeggeri censiti nel 2013, il quadro è sconfortante”.

“Nel 2013 – continua De Gregorio – è stato tagliato il 70 % dei costi di sicurezza. La conseguenza è che due terzi delle stazioni non sono presidiate”.

“Tradotto vuol dire che almeno 50 fermate sulle due linee restano giorno e soprattutto notte incustodite, alla mercè di tossicodipendenti, balordi, vandali. Che certo non si sono fatti pregare. Le stazioni sono state prese d’assalto, saccheggiate e imbrattate. Secondo dati forniti dallo stesso Ente Autonomo Volturno, nel 2015 sono stati registrati 462 danneggiamenti a bordo dei treni. In 80 casi i convogli sono diventati bersaglio per lancio di sassi, l’ultimo solo tre giorni fa, con il ferimento di una passeggera. A farne le spese sono molto spesso macchinisti e controllori. In un anno 35 aggressioni denunciate: accoltellamenti, sprangate, pestaggi, a volte soltanto perché qualcuno aveva osato chiedere l’esibizione del biglietto. O perché pretendeva di viaggiare con le porte dei vagoni aperti”.
“La pioggia a bordo. La Circumvesuviana potrebbe contare su un parco treni di all’incirca 200 treni. In realtà solo una cinquantina sono utilizzabili. Negli ultimi anni le corse sono diminuite del 40%, passando da oltre 500 a 316. E ogni giorno diverse corse vengono soppresse. Al momento della partenza, quando i tecnici fanno l’abilitazione dei treni, i convogli vengono «scartati» dai capitreno. Il motivo? Molto banalmente piove all’interno delle cabine e nei vagoni. Da tre anni non viene fatta la manutenzione dei tetti delle vetture, i cosiddetti imperiali. Le coperture sono forate, le giunture rese permeabili dall’usura. Al primo acquazzone la pioggia si infiltra e cola negli spazi occupati dai passeggeri o dai macchinisti. ‘In queste condizioni – aggiunge Maurizio Piermatteo, del sindacato Orsa – non si può viaggiare. Siamo costretti a rispedire il treno in officina. E le corse così vengono soppresse’. Anche in questo caso, come spiega De Gregorio, il problema è legato al contenimento dei costi di manutenzione: ìTra molti sforzi, cerchiamo di far funzionare l’azienda. E la manutenzione è ormai ripartita. Contiamo nel giro di 12 mesi di portare a termine il rifacimento dei tetti”.