Macerata: vigile suicida in comando polizia con arma di un collega

Un vigile urbano di 48 anni, in servizio presso il Comando di polizia municipale di Macerata, si é ucciso nella serata di giovedì 21 dicembre  nel bagno della sede del comando, in via Trieste, sparandosi un colpo alla testa con la pistola di ordinanza di un collega.

L’uomo, S. T., era stato sospeso dal servizio in strada per motivi di salute, e non aveva più la pistola. Giovedì, approfittando della momentanea assenza del collega, che era uscito per un caffé, si è impossessato dell’arma di quest’ultimo e si è tolto la vita nella toilette. A scoprire il cadavere è stato il comandante, Luciano Negromonti, che stava per lasciare il palazzo quando ha incrociato una collega che aveva sentito uno strano rumore (il colpo d’arma da fuoco) provenire dal bagno.

S. T. era divorziato e gestiva una pizzeria in città insieme alla nuova compagna. Non si conoscono ancora le ragioni del suo gesto, sul quale indagano polizia e carabinieri. Il Comando di polizia municipale sorge a poche centinaia di metri dalla sede del consiglio municipale. La seduta dell’assemblea, che era in corso, è stata sospesa in segno di lutto, e il sindaco Giorgio Meschini si è recato in via Trieste per portare la sua solidarietà al comandante.

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