Vigili Roma e il rapporto in auto: forse registrati per vendetta, la radio non c'entra Vigili Roma e il rapporto in auto: forse registrati per vendetta, la radio non c'entra

Vigili Roma e il rapporto in auto: forse registrati per vendetta, la radio non c’entra

Ci potrebbe essere una storia di vendetta e di ricatti dietro quello che è successo alla coppia di vigili a Roma che hanno consumato un rapporto in auto.

In un primo momento sembrava un fatto grottesco, con la radio lasciata accesa per sbaglio mentre i due vigili di Roma (entrambi con famiglia) avevano un rapporto in auto durante il servizio. Invece non c’è stato nessun errore. I due si sono sì lasciati andare alla passione mentre erano di pattuglia, ma non hanno lasciato la radio accesa.

Questo perché la radio per essere attivata ha bisogno di un codice che ogni volta deve essere inserito. Appare quindi strano che la coppia di amanti in divisa possa averlo fatto di proposito. I due quindi potrebbero essere stati registrati da qualcuno che poi ha diffuso l’audio. Questo perché quella notte alla centrale operativa (attiva 24 ore su 24) quell’audio dalla radio non è arrivato.

Una vendetta contro i due vigili? Per cosa?

I due erano di pattuglia a Tor di Quinto nei pressi del campo rom quella notte di agosto (l’audio ha cominciato a girare ad agosto). La regole interna però vuole che di servizio al campo rom ci siano 3 persone e non 2. Allora c’era un’altra persona? Un altro vigile che magari era in giro? Li ha registrati lui?

E poi ancora, siamo sicuri che i due fossero in auto quando qualcuno li ha registrati? Non avendo un riferimento temporale preciso non si può sapere dove il vigile e la vigilessa fossero quella sera a consumare il rapporto. L’audio della registrazione (accompagnato da un testo) ha cominciato infatti a girare sui cellulari degli altri vigili di Roma.

Adesso ci sono tutte le indagini del caso, ma appare abbastanza evidente che se di vendetta si tratti sia legata ovviamente alla relazione tra i due vigili, entrambi accompagnati e con figli… (Fonte Repubblica).

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