VIGNOLA (MODENA) – Prese a calci e pugni il suo cane, rovesciandogli anche addosso della birra: dovrà scontare sei mesi di carcere e pagare seimila euro.
Quella sera di quattro anni fa, nell’agosto del 2013, l’uomo era stato visto da una donna mentre colpiva ripetutamente un pastore tedesco in centro storico a Vignola, in provincia di Modena. La testimone aveva quindi allertato i carabinieri, che avevano a loro volta contattato le guardie eco-zoofile, che hanno poi provveduto al recupero del povero cane e al suo sequestro giudiziario, affidando l’animale alle cure di un centro di accoglienza.
Adesso, scrive la Gazzetta di Modena, a distanza di quattro anni, l’uomo è stato condannato a sei mesi di carcere, visti anche i suoi precedenti. Inoltre dovrà pagare una multa di circa seimila euro. Il cane è stato confiscato e soprattutto, sottolinea il quotidiano modenese,
stando alla legge regionale dell’Emilia-Romagna 5/2005 per tutti coloro che hanno subito condanne per maltrattamento non potranno più detenere animali e quindi qualora ne possedessero, il sequestro sarebbe immediato.Ma mentre l’ex padrone dovrà scontare la sua pena al Sant’Anna si apre un’altra importante questione: il pastore tedesco, essendo stato confiscato, è ora adottabile e quindi si dovrà attendere una nuova famiglia a cui affidarlo.
Gioisce per la sentenza Stefano Giovannini, dirigente superiore guardie Eco-Zoofile Earth Emilia Romagna-Modena e presidente regionale Earth (associazione per la tutela giuridica ambiente e animale): “Finalmente una condanna esemplare per maltrattamento animali in base all’articolo 544 Ter del Codice Penale”.