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Vincenzo Carnevale investì la moglie e le diede fuoco: condannato all’ergastolo

di Daniela Lauria |7 Aprile 2014 18:14

Giuseppina Di Fraia, il marito la investì e le diede fuoco un anno fa

NAPOLI  – Ha ucciso sua moglie, Giuseppina Di Fraia, investendola con l’auto e poi dandole fuoco. Per questo, Vincenzo Carnevale, è stato condannato all’ergastolo. La sentenza è stata emessa il 7 aprile dal gup Rosa De Ruggiero al termine del processo con rito abbreviato. Familiari e amici della vittima si sono sciolti in un pianto liberatorio al momento della lettura della condanna: i fratelli e la figlia di Giuseppina si erano costituiti parti civili al processo, sostenuti dall’associazione Maddalena, da sempre in prima linea contro il femminicidio.

Non è stata accolta la tesi della difesa che aveva sostenuto l’infermità mentale temporanea del marito. L’omicidio avvenne nel quartiere napoletano di Pianura. La mattina dell’11 febbraio Carnevale spinse fuori dall’auto la moglie e la investì. Ad assistere alla scena alcuni passanti che sono stati subito rassicurati dall’uomo: a loro ha giurato che non era sua intenzione investirla, ma che voleva solo parlarle, che l’avrebbe condotta in ospedale e che si sarebbe preso cura di lei. E invece, pochi metri più in là, l’escalation di violenza: Carnevale prima ha fatto scendere la moglie dall’auto tirandola per i capelli, poi l’ha cosparsa di benzina, quindi le ha dato fuoco.

Giuseppina morì in ospedale dopo tre giorni di agonia. Una volta condotto in caserma Carnevale non seppe o non volle dare spiegazioni al suo gesto, attribuendolo a un raptus improvviso. Tesi poi sostenuta in tribunale ma che non è valsa ad evitargli il carcere a vita.

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