Vinyls: i cassintegrati a colloquio con Berlusconi, ma resta la preoccupazione

Operaio Vinyls all'Asinara

Dall’Asinara a palazzo Chigi per parlare direttamente con il premier ed esporgli le preoccupazioni per la sorte dei lavoratori del sito sardo della Vinyls. Una delegazione dei cassintegrati del polo chimico è stata infatti accompagnata, venerdì 24 settembre,  dal senatore sardo e presidente della Commissione Antimafia, Beppe Pisanu, nella sede del governo.

Li’ gli operai, che da circa 200 giorni soggiornano nella cosiddetta Isola dei Cassintegrati all’Asinara, hanno parlato con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlsuconi, per esporgli le loro preoccupazioni per l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione delle proposte a rilevare il polo chimico sardo.

”Berlusconi ci ha detto che ha parlato con una società interessata al ciclo, ma noi siamo preoccupati” hanno detto al termine della riunione i lavoratori che hanno tuttavia annunciato la disponibilità del premier ad apire un tavolo per la chimica nazionale. Allo stesso modo ”da parte del Presidente del consiglio è arrivato anche l’impegno a riparlare della questione con l’Eni” hanno detto ancora i lavoratori.

La scadenza per la presentazione delle offerte è il 22 ottobre e quella data, dicono gli operai, ”si avvicina insieme alla fine dei soldi nelle casse della Vinyls. Dopo quella data c’è il rischio che la società venga dichiarata fallita”. Anche Pisanu ha confermato che è stata presentata ”un’offerta qualificata alla quale il Presidente del Consiglio e i suoi collaboratori stanno prestando la massima attenzione”.

Certamente, ha aggiunto Pisanu, ”anche l’Eni sarà all’altezza delle sue responsabilità e troverà un modo appropriato di affrontare il problema”. Al momento, secondo le indiscrezioni che circolano, l’unica offerta per Vinyls sarebbe arrivata dalla società Dioki, che sarebbe però interessata a rilevare solo le attività per la produzione di Pvc. Gli impianti sardi sono invece in condizioni di produrre tutta la catena per arrivare a produrre il materiale plastico. Attualmente, infatti, l’Eni produce ad Assimini (Cagliari) il dicloretano, la materia prima per produrre prima il Vcm a Porto Marghera e, con questa materia, il Pvc a Porto Torres e a Porto Marghera.

La Dioki, riferiscono tuttavia gli addetti, sarebbe interessata solo al Pvc perché il Vcm lo produce già in Croazia. Il suo, si osserva, sarebbe quindi un impegno interessato soprattutto a presidiare il mercato italiano dove la domanda è circa il doppio dell’ammontare della produzione nazionale.

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