E’ stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione il professore di latino e greco del liceo classico milanese ‘Beccaria’, accusato di aver molestato due studentesse tra il gennaio 2007 e il marzo 2009. In particolare, il docente è stato condannato per un episodio e assolto, con la formula della vecchia insufficienza di prove, per l’altro. La sentenza è stata emessa con il rito abbreviato dal gup di Milano Simone Luerti.
Il giudice Simone Luerti, nel condannare il professore del liceo milanese ‘Beccaria’ accusato di molestie su due studentesse, ha disposto anche la trasmissione degli atti alla Procura, affinché indaghi, con l’ipotesi di reato di omessa denuncia, sul comportamento dell’autorità scolastica che non avrebbe informato la magistratura, nonostante avesse ricevuto la denuncia da parte dei genitori di una delle due ragazze.
Il docente, G.T. di 60 anni, che ha avuto relazioni anche con altre studentesse (la moglie è una sua ex allieva), era stato sospeso dall’insegnamento nel settembre scorso su decisione della magistratura e poi a metà ottobre si era dimesso dall’incarico al Beccaria. Secondo quanto ricostruito dalle indagini del pm di Milano Marco Ghezzi, il docente avrebbe molestato il primo marzo 2009 una ragazza in un’aula vuota. Per questo episodio il professore é stato assolto per l’articolo 530 cpp comma 2.
Sull’assoluzione, a quanto si è appreso, ha inciso un probabile inquinamento probatorio, che può essere avvenuto nei due mesi passati tra la denuncia dei genitori e il momento in cui il provveditorato ha avvertito la magistratura. Emerso questo fatto, un’altra ragazza aveva denunciato di aver subito molestie nel gennaio 2007 in casa dell’uomo, dove era stata attirata con la scusa di ripetizioni di latino e greco. Per questo episodio l’imputato è stato condannato, con la concessione delle attenuanti generiche. Quest’ultima studentessa è ricorsa anche a cure psicologiche per superare il trauma. La giovane non si è costituita parte civile, perché il docente l’ha risarcita con circa 30 mila euro. L’uomo era accusato anche di truffa in concorso con la preside dell’istituto, perché si era messo in malattia non appena era venuta alla luce la notizia delle molestie. Da queste accuse entrambi sono stati prosciolti.