Virginia e le dosi di vaccino, quelle somministrate per errore 4 e non 6: uno sbaglio per stanchezza

Sono 4 non 6 le dosi di vaccino Pfizer-Biontech somministrate a Virginia, la 23enne tirocinante di psicologia clinica a Massa (Massa Carrara) domenica scorsa. La novità è emersa nel corso dell’audit interno effettuato dall’Asl Toscana nord ovest e terminato nella serata di ieri (10 maggio) all’ospedale Apuane di Massa.

Hanno infatti analizzato in maniera accurata il flacone utilizzato per la vaccinazione ed è stato misurato il quantitativo esatto di soluzione vaccinale ancora presente (circa 0,15 ml). Lo rende noto stamani con una nota la stessa Asl. Si tratta di uno sbaglio dovuto alla stanchezza, l’infermiera infatti non si è accorta di aver messo dosi in più da somministrare.

Più dosi di vaccino, cosa rischia Virginia

Virginia, che fa la tirocinante di psicologia, ora sta bene ma per sicurezza e precauzione è ricoverata nella struttura. Cosa rischia per le 4 dosi di vaccino tutte insieme? Al momento nulla, per ora ha sofferto di sintomi comuni come mal di testa, stanchezza e qualche brivido. Adesso però non sono passati nemmeno 2 giorni quindi resterà in ospedale dove viene monitorata per verificare eventuali reazioni avverse

Ma oltre al danno si potrebbe aggiungere la beffa: forse Virginia dovrà rifare il vaccino. La sovrapproduzione di anticorpi potrebbe infatti rendere nullo l’effetto del vaccino. Risultato? Dopo aver ricevuto sei dosi, potrebbe arrivare anche la settima.  Nonostante non abbia intenzione di rivalersi in sede penale sull’infermiera avverte: “Se avrò in futuro gravi conseguenze qualcuno dovrà risponderne in sede civile. La mia tolleranza vale solo per chi ha sbagliato in buona fede non per la struttura ospedaliera che comunque non può mai permettersi certe disavventure”.

Virginia racconta la sua storia

Oggi al Corriere della Sera Virginia spiega: “Mi sono prenotata per il vaccino perché frequento una stage medico e sono andata tranquillamente all’appuntamento. Non mi sono accorta di niente. Ma appena inoculata la dose, anzi le dosi, ho capito che c’era qualcosa di strano. L’infermiera era agitata, molto spaventata. Ha parlato con il medico. Entrambi mi hanno chiesto di uscire un momento. Poi mi hanno spiegato tutto e mi hanno detto che mi avrebbero ricoverato in osservazione per 24 ore”.

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