Virginia Raggi, l’ultima piccola nascosta vergogna in un angolo di Trastevere. In questa piazzetta nascosta erano disponibili una decina di psrcheggi.
Siamo in una delle zone più affamate di posti auto. Qui ci sono non solo abitazioni. Sulla antistante Isola Tiberina c’è un gran ospedale dove si festeggiano migliaia di parti ogni anno. Nella zona, oltre a celebrati ristoranti, ci sono lavoratori collegati con l’ospedale, scuole, uffici.
Siamo in fondo a via della Gensola uno slargo che è una piccola piazza. Un piccolo sfogo per un rione affamato di parcheggi. Non sembra che le auto dessero fastidio a nessuno. C’erano una decina di posti liberi, altri 5 delimitati dalle strisce blu, quelle da cui il Comune di Roma trae un reddito.
Cosa hanno fatto? Nell’angolo sul lato del Lungotevere hanno messo uno sbarramento fatto di pilastrini e sbarre di ferro. Sul lato opposto, quello delle strisce blu, hanno messo gigantesche fioriere, che escludono dalla possibilità di parcheggio anche gli abitanti dell’unico palazzetto che ha accesso dalla piazzetta.
Difficile capire la logica del doppio intervento. Se non pensando male e prevedendo che con la bella stagione l’assenza delle automobili consentirà al ristorante che affaccia sulla piazzetta di occuparla con un bel po’ di tavolini.
Forse è solo un cattivo pensiero, stimolato anche dall’odore di fritto che, escluse le auto, ormai domina incontrastato.
E l’ineffabile Gualtieri rimedierà al mal fatto da Virginia Raggi?
Poche speranze si nutrono nei confronti del nuovo sindaco. A un mese dalla sua elezione, le strade sono più sporche di prima, solo la pioggia ci salva dallo scandalo grillino dei monopattini.
Siamo saggi e rassegnamoci: al peggio non c’è mai fine.