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Visco: “Blitz a Cortina? Solo uno show, altri i mezzi contro l’evasione”

di Marco Benedetto |8 Gennaio 2012 11:19

Foto LaPresse

ROMA – In un attacco di gelosia l’ex ministro delle finanze Vincenzo Visco ha duramente criticato la conduzione dell’agenzia delle entrate da parte di Befera e del governo Monti e ha rivendicato i propri meriti nella lotta all’evasione e oltre.

Forse temendo che qualcuno gli possa sottrarre il soprannome di Dracula che l’insensato accanimento contro le stock option dei dirigenti gli aveva procurato, Visco, in una intervista alla Stampa, ha detto papale papale che il blitz degli ispettori del fisco a Cortina ”sono cose che si fanno ogni tanto ma non particolarmente incisive, salvo l’effetto di annuncio o di propaganda”..

”Il guaio di questa operazione a Cortina è che resta sospeso per aria perchè è in contraddizione con una linea che sembra andare da un’altra parte”, invece ”bisogna creare le condizioni per avere una tracciabilità effettiva – aggiunge Visco – non come quella prevista nella manovra Monti”.

Un altro elemento per contrastare l’evasione fiscale è quello di ”ripristinare il fondamentale elenco clienti e fornitori, abolito da Tremonti e non reintrodotto da Monti”, sottolinea l’ex ministro. Infine, è necessaria la ”trasmissione telematica dei corrispettivi dei negozi al fisco”.

Quanto al presunto potenziamento degli strumenti dell’Agenzia delle Entrate, Visco afferma che Serpico, il sistema che controllerà in profondità i movimenti fiscali, ”l’ho fatto io dodici anni fa e mi piacerebbe sapere come è stato usato di recente”. ”Il governo Monti ha reso possibile l’uso dei dati dalle banche, una cosa importante – aggiunge – Ma prima di riuscire ad adoperarli ci vorrà tempo”.

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