Vitamina C in vena, Covid-19 figlio di un vaccino... Meluzzi e lannutti campioni d'Italia di fake medicina Vitamina C in vena, Covid-19 figlio di un vaccino... Meluzzi e lannutti campioni d'Italia di fake medicina

Vitamina C in vena, Covid-19 figlio di un vaccino… Meluzzi e Lannutti e i profili italiani di fake medicina

ROMA – Dalla vitamina C in endovena al coronavirus modificato in laboratorio con l’Hiv: sono alcune delle teorie che circolano sui social. 

Teorie contrarie a quelle ufficiali, in molti casi anche al buonsenso, definite controinformazione da chi le propaga e fake news da chi le contrasta. 

Su Twitter sono oltre mezzo milione gli utenti che, secondo una ricerca della azienda americana NewsGuard, diffonderebbero disinformazione tra Francia, Italia e Germania. 

Tra gli account sotto accusa, citati dalla ricerca, ce ne sono anche cinque italiani. Si tratta di quelli dello psichiatra, politico e primate della Chiesa Ortodossa Italiana Alessandro Meluzzi, del blogger e consulente del M5s Claudio Messora, del giornalista Cesare Sacchetti, della coordinatrice regionale della Lega in Sicilia Patrizia Rametta e del senatore M5s Elio Lannutti. 

Meluzzi, spiega Repubblica, ha un pubblico di 70mila persone, in un tweet del 16 aprile aveva linkato un video con una parte dellintervista all’ingegnere statunitense Shiva Ayyadurai, noto per promuovere alcune teorie cospirazioniste. 

In quel filmato Ayyadura sosteneva che il Covid-19 fosse opera di organi deviati dello Stato americano e che lo si potesse combattere attraverso la vitamina D (e quindi prendendo il sole). 

Lo scorso 9 maggio Meluzzi ha linkato un’altra intervista, alla ricercatrice biochimica No Vax americana Judy Mikovits in cui sostiene che la pandemia sarebbe dovuta ad un vaccino antinfluenzale del 2013.

Messora il 19 marzo ha rilanciato il parere del divulgatore scientifico Stefano Montanari, secondo il quale “le persone sane non subiscono assolutamente nessun danno da questo virus” e “la mortalità è bassissima, probabilmente addirittura inesistente”.

Il 12 maggio Messora ha rilanciato un altro messaggio di Montanari: “Il coronavirus è una bufala. Se fosse stato curato correttamente sarebbe passato inosservato”.

Per Patrizia Rametta “Bill Gates ha il brevetto del coronavirus già da prima della pandemia”, mentre per Cesare Sacchetti, autore del blog LaCrunaDellAgo.net “le email hackerate da USA confermerebbero fatti gravissimi. Il coronavirus sarebbe stato modificato in laboratorio con l’HIV per essere rilasciato intenzionalmente. Tutto questo per arrivare ad un obiettivo: il microchip di Bill Gates e Rockefeller”.

Infine Elio Lannutti, ricorda Repubblica, sostiene che “la vitamina C per via endovenosa può aiutare a curare la polmonite e prevenire la replicazione virale”. Va comunque ricordato che la Fondazione Veronesi ha rilanciato uno studio secondo cui alte dosi di vitamina C possono aiutare la chemioterapia contro il tumore alle ovaie. 

Il problema della presunta disinformazione forse è semplicemente che qualunque informazione richiederebbe spirito critico e una certa conoscenza di base, purtroppo non molto diffusa. Ma senza voci diverse è la libertà di espressione e la stessa democrazia a venire meno. (Fonte: Repubblica)

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