Hanno creduto di avere tra le mani un’opera di Tiepolo, ma in realtà hanno rubato un quadro risalente al 1800. È successo a Vittorio Veneto in provincia di Treviso. I ladri sono entrati all’interno della cattedrale di Ceneda e hanno trafugato un dipinto raffigurante il Sacro Cuore convinti si trattasse di una preziosa opera risalente al 1700 e realizzata dal grande artista veneziano.
Il furto è stato compiuto in pieno giorno e nessuno ha visto nulla. All’interno della cattedrale non sono presenti sistemi di videosorveglianza e quindi non è stato assolutamente possibile risalire all’identità dei ladri che hanno dunque agito indisturbati pensando di aver messo le mani su una tela di grande valore.
Secondo gli investigatori che cercano di far luce sulla vicenda i rapinatori hanno probabilmente agito su commissione. Ma sia i ladri che i mandanti non sapevano che in realtà da molto tempo l’opera dell’artista veneziano è custodita all’interno del Museo diocesano d’arte sacra vicino alla cattedrale.
La decisione di trasferire il dipinto dalla cattedrale al museo fu presa quando la Santa Sede si rese conto che l’opera non era adatta al culto. Tiepolo aveva infatti deciso di raffigurare soltanto il cuore trafitto da una croce senza dipingere anche Gesù Cristo come vuole la tradizione. Per questo motivo l’opera è finita all’interno della struttura diocesana e si è dunque salvata dalle mani dei ladri.
Il furto ha causato grande preoccupazione fra le autorità diocesane. Monsignor Rino Bechevolo, direttore del museo diocesano, ha chiesto maggior attenzione e sistemi d’allarmi più efficienti.
Già in passato nelle strutture della cattedrale di Ceneda si sono verificati episodi analoghi. I ladri avevano trafugato delle reliquie antiche e un tappeto, poi ritrovato. Nella vicina cripta dedicata alla vergine di Lourdes venne invece fatta sparire la statua di santa Bernadette, la giovane a cui la Vergine era apparsa nella località francese.
* Scuola di Giornalismo Luiss