Viviana Parisi, foto Ansa dei Vigili durante le ricerche Viviana Parisi, foto Ansa dei Vigili durante le ricerche

Viviana Parisi, continuano le ricerche del piccolo Gioele: i Vigili controllano anche un pozzo

Continuano le ricerche del piccolo Gioele: i Vigili controllano anche un un terreno dove si trova un pozzo.

Si allarga ulteriormente il perimetro di ricerche per il piccolo Gioele Mondello, il figlio di 4 anni di Viviana Parisi, la donna di 43 anni trovata morta sabato pomeriggio nei boschi di Caronia (Messina).

Del bambino si sono perse le tracce subito dopo la scomparsa della donna, avvenuta lunedì 3 agosto dopo avere avuto un lieve incidente in autostrada sulla A20 Messina-Palermo.

I Vigili del fuoco stanno scandagliando, come si apprende, una zona in cui si trova anche un pozzo.

Dall’autopsia sul corpo di Viviana Parisi sono “emerse fratture compatibili con una caduta dall’alto”.

L’avvocato Pietro Venuti, il legale del marito di Viviana Parisi, dopo avere parlato col suo consulente, la dottoressa Pina Certo, rivela che dall’autopsia “sono emerse delle fratture su più parti del corpo che era in avanzato stato di decomposizione”.

Aggiungendo che è vero che “serviranno altri esami per capire cosa sia successo”, ma sottolineando che “sono ferite compatibili con una caduta dall’alto”.

 

Le (tante) domande

Resta un giallo la morte della dj Viviana Parisi, il cui corpo è stato trovato tre giorni fa nelle campagne di Caronia, a cinque giorni dalla scomparsa con il figlio Gioele di quattro anni.

Figlio che non è stato ancora trovato.

Dov’è Gioele? Era con la madre? Cosa ci faceva Viviana in autostrada?

Cosa è successo a Viviana negli ultimi mesi?

Tante domande. Poche le risposte.

Il suocero della donna, Letterio Mondello, ha confermato che “da quando c’è stato questo maledetto virus, Viviana era molto turbata, leggeva la Bibbia”, tanto che ”è stata anche ricoverata”, ma “era dolcissima, brava e non lasciava mai il bambino”.

“Non ho paura che mio figlio Daniele venga coinvolto nelle indagini – ha detto – perché non ha fatto niente.

È una bravissima persona, e ora sta malissimo. Io ho un’idea di questa vicenda, ma non dico niente”

. Ma ha un’amaro presentimento sul nipote:

“Se spero di rivederlo vivo? No, io penso di no dopo tanti giorni…”.

Intanto il procuratore Cavallo ha lanciato un appello:

“Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli”.

Due, in particolare, i destinatari del messaggio: le persone che hanno riferito di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail.

“Hanno fatto un’opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso – ha sottolineato il pm – adesso parlino con noi perché è una testimonianza importante per chiarire se Gioele era con la madre o no”. (Fonti: Adnkronos, Ansa).

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