Vortice polare: primavera a metà aprile, estate torrida e infernale

Vortice polare: primavera a metà aprile, estate infernale (Foto LaPresse)

ROMA – La primavera non arriverà prima di metà aprile e l’estate potrebbe essere torrida e infernale come quella del 2010. Giovanni Caprara sul Corriere della Sera spiega che il vortice polare che ha portato il gelo artico e la neve in tutta Italia avrà come effetto “collaterale” una primavera che non vuole arrivare e un’estate dalle temperature sopra la norma.

Massimiliano Pasqui, dell’Istituto di biometeorologia del Cnr, spiega al Corriere della Sera:

“Quando l’anomalia del vortice polare si manifesta si esaurisce nell’arco di 60-70 giorni. Purtroppo in questa circostanza il recupero risulta molto più lento e quindi ancora per una decina di giorni avremo un tempo piovoso. «Ci sarà qualche breve intervallo di un giorno o due ma le precipitazioni torneranno in fretta e già la fine della settimana si preannuncia con l’ombrello. Comunque dopo questa fase iniziale ormai irrecuperabile, poi la primavera dovrebbe sbocciare in maniera vigorosa”.

La causa di queste ondate di maltempo va imputata alla deformazione del vortice polare, che si è spinto sull’Italia nonostante la schermatura dell’arco alpino. Un clima come quello del 2013 somiglia molto a quello del 2010, nonostante le precipitazioni fossero inferiori, spiega Pasqui:

“Anche allora il vortice causò vistose anomalie però con alcune caratteristiche diverse . A febbraio era nevicato a Roma e le correnti di aria fredda e polare arrivavano allora dall’area orientale. Nei risultati comunque c’è una netta similitudine. Ci sono studi interessanti riguardanti proprio il 2010 che offrono indicazioni poco rassicuranti. Quel periodo emerge come l’annata più calda d’Europa dell’ultimo decennio. Se il 2003 colpì con la sua calura da record l’Italia e la Francia in particolare come ricordiamo tutti direttamente per i guai subiti, l’estate 2010 scatenò siccità e incendi soprattutto nella Russia europea”.

L‘estate del 2013 quindi si prospetta calda e torrida, il termometro è destinato a salire, conclude Pasqui:

“Il persistente iniziale maltempo dell’anno sembra in grado di rafforzare l’anticiclone Atlantico producendo un rialzo più consistente delle temperature nei mesi successivi”.

Gestione cookie