Week-end di paura in montagna, le valanghe fanno 6 morti

Ancora morti sulle montagne italiane, le valanghe nel week-end hanno mietuto 6 vittime.  E’ stato trovato senza vita il corpo di uno dei due scialpinisti travolti da una valanga a Cimon di Palantina, in Alpago, nel bellunese. L’allarme era stato lanciato da una terza persona che era con i due ed è riuscita a salvarsi. Uno dei tre è stato trovato in vita, ma è in condizioni molto gravi.

E’ stato trovato morto anche il giovane sciatore, L. C., 17 anni, di Malcesine (Verona), disperso da ieri pomeriggio dopo essere stato travolto da una valanga, con un fronte di 30-40 metri e una lunghezza di circa 250 metri, sul monte Baldo. Il giovane era assieme a due amici, Matteo Barzoi, 20 anni, il cui corpo era stato ritrovato nella serata di ieri, e M.B. 17 anni, rimasto ferito. I tre scendevano in fuoripista e cercavano di raggiungere il tratto intermedio della funivia, in località Prai Superiore. Le ricerche di L. C. erano riprese questa mattina, dopo che due esperti avevano vagliato le condizioni di sicurezza del luogo, per verificare che l’instabilità del manto nevoso non mettesse a rischio l’incolumità degli stessi soccorritori. Gli elicotteri di Verona emergenza e Trento poi hanno portato in quota le squadre del Soccorso alpino di Verona e trentine, con tre unità cinofile.

Un altro gravissimo incidente è avvenuto in Valsassina. Antonio Mariani, gestore del rifugio Buzzoni, in località Piani di Bobbio, è stato travolto e ucciso da una slavina staccatasi dalla montagna ieri poco dopo mezzogiorno. Il corpo, che si trovava non molto in profondità sotto la neve ma in un punto parecchio a valle rispetto al rifugio, è stato rinvenuto dagli uomini del soccorso alpino attorno alle 11.30 di oggi 7 febbraio. Ad avvertire della scomparsa di Mariani erano stati alcuni escursionisti che arrivati al rifugio, a quota 1.590 metri, hanno trovato sulla porta un biglietto con scritto «torno tra poco, sono a battere il sentiero». Dopo oltre un’ora hanno seguito le tracce che partivano dal rifugio e sono giunti fino a una slavina. Subito era stato chiamato il 118.

Nel pomeriggio la notizia di un’altro tragico incidente in Piemonte: in Val d’Ossola, località Salecchia di Premia, si è staccata dalla montagna una lastra di ghiaccio che è finita su un sentiero sul quale stavano camminando due persone che sono state travolte e uccise. Una slavina anche nel comasco, nella zona di Monte Grona sopra Menaggio. Una donna, inizialmente data per dispersa, è stata ritrovata ferita. Un uomo è stato invece ritrovato subito, anche lui ferito in modo non grave. Per i prossimi giorni la situazione è destinata a peggiorare.

Da mercoledì, infatti, una nuova ondata di aria fredda dal nord si abbatterà sull’Italia portando con sè freddo, pioggia e neve. Il presidente della società italiana di meteorologia Luca Mercalli avverte: «Le valanghe sono nel 90% dei casi causate dall’imprudenza dell’uomo; prima di andare a sciare è bene consultare sempre i bollettini della neve».

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