ROMA – Whirlpool ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Napoli, dove sono in forza circa 450 lavoratori. Lo comunicano i sindacati dopo un incontro di coordinamento nazionale a Roma tra Whirlpool e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. All’ordine del giorno c’era la presentazione del profit plan. L’annuncio, sottolinea il sindacato, “è arrivato senza alcun preavviso”: dichiarato uno sciopero di otto ore, su tutti i turni in tutti i siti del gruppo.
“Nei prossimi giorni, Whirlpool lavorerà con le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e nazionali per definire tutti i dettagli e le tempistiche della riconversione, che saranno resi noti non appena possibile” scrive l’azienda nella nota relativamente al sito di Napoli. “Whirlpool – si legge nel comunicato- ha ribadito la strategicità dell’Italia all’interno della regione EMEA da un punto di vista industriale e commerciale e ha confermato le direttrici strategiche del Piano Industriale firmato lo scorso 25 ottobre presso il MISE; in particolare gli investimenti pari a 250 milioni per il triennio 2019-2021 in attività di innovazione, prodotto, processo e ricerca e sviluppo nei suoi siti industriali in Italia. Nei primi mesi del 2019 sono già stati allocati oltre 80 milioni di euro.
Sono stati inoltre riconfermati per i siti di Cassinetta di Biandronno – VA (polo EMEA per i prodotti da incasso per le categorie freddo e cottura), Melano – AN (hub regionale per i piani cottura ad alta gamma) e Siena (dedicato alla produzione di congelatori orizzontali) la specializzazione in atto e i volumi produttivi e occupazionali previsti dal Piano Industriale firmato lo scorso ottobre.
Il trasferimento a Comunanza (AP) della produzione delle lavatrici e lavasciuga da incasso dalla Polonia è stato altresì confermato. Il sito beneficerà quindi di un incremento dei volumi che porterà la produzione totale a oltre 800 mila unità”.
“La decisone di Whirlpool di chiudere lo stabilimento di Napoli colpisce 450 famiglie, offende un territorio già duramente provato dalla crisi e dalla disoccupazione, vìola un accordo che la multinazionale aveva siglato ad ottobre 2018 con le Organizzazioni sindacali e il Governo, secondo cui nessuno stabilimento avrebbe dovuto chiudere, e segna quindi l’intenzione di disimpegnarsi dall’Italia. Lotteremo con tutte le nostre forze per scongiurare una decisione così scellerata”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile dei settori auto e elettrodomestici, e Antonello Accurso, segretario generale della Uilm Campania, al termine dell’incontro tenutosi a Roma.
“Whirlpool ha provato a imbellettare la sua decisione – aggiungono Ficco e Accurso – parlando di ‘vendita della fabbrica’, ma si tratta di eufemismi che suonano come una presa in giro e che rischiano di esacerbare ancora di più gli animi in una terra con enormi problemi sociali”. “Chiediamo al Ministero dello Sviluppo economico – concludono Ficco e Accurso – di convocarci immediatamente, per esigere da Whirlpool il rispetto dell’accordo sottoscritto il 26 ottobre del 2018, in cui, in cambio di una proroga degli ammortizzatori sociali, non solo si garantisce la permanenza di tutte le fabbriche italiane, ma addirittura ci si impegna a concentrare proprio a Napoli l’intera produzione delle lavatrici di alta gamma. Il Governo deve costringere Whirlpool a tenere fede agli impegni sottoscritti in sede istituzionale, altrimenti l’Italia perderà ogni credibilità e la multinazionale si disimpegnerà progressivamente dal nostro Paese chiudendo uno stabilimento dopo l’altro”. (fonte ANSA – AGI)