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Willy, la zia giornalista Maria de Lourdes Jesus: “L’Italia ci accolse. Ma il rifiuto verso gli immigrati è cresciuto”

Lettera aperta al Corriere della Sera di Maria de Lourdes Jesus, la cugina della madre di Willy Monteiro Duarte: “Il rifiuto verso gli immigrati è cresciuto nel tempo”

“L’Italia ci accolse, ma il rifiuto verso gli immigrati è cresciuto nel tempo”: a dirlo è Maria de Lourdes Jesus è la cugina della signora Lucia, la mamma di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro (Roma).

Giornalista, capoverdiana, Maria de Lourdes Jesus è arrivata in Italia nel 1971, a 15 anni, dopo aver vissuto tre anni a Lisbona. Ha condotto dal 1988 al 1994 la rubrica del Tg2 ‘Nonsolonero’, la prima trasmissione che ha raccontato il mondo dell’immigrazione. Ha poi collaborato a diverse trasmissioni di Radio Uno.

La lettera al Corriere della Sera

In una lettera al Corriere della Sera la donna ha ricostruito l’ambiente culturale e il cambiamento nell’atteggiamento verso gli immigrati in Italia.

“La nostra è stata in assoluto una delle prime comunità straniere approdate qui. Arrivate tutte come collaboratrici domestiche in famiglie benestanti, disposte a sostituire le italiane che oramai preferivano altri lavori. Nel nostro progetto di vita una cosa era ben chiara: lavorare per un periodo sufficiente a mettere da parte dei soldi e poi tornare nel nostro Paese per realizzare lì i nostri sogni. Nessuna contemplava la possibilità di una permanenza a lungo termine, per cui non aveva alcun senso per noi la parola inserimento o integrazione. Ma nemmeno discriminazione o razzismo”. 

La diversità rispetto agli anni Ottanta

Secondo la giornalista “l’assassinio di Willy ci dà la dimensione di quanto sia cambiata questa società rispetto ai primi anni ’80, quando noi donne immigrate cominciavamo a percepire che l’idea del rientro nel Paese d’origine si stava sempre di più allontanando. Fu questa la ragione principale del nostro cambiamento di prospettiva. Da qui iniziarono i primi passi verso l’ipotesi di inserimento nella società italiana”.

All’epoca, ricorda Maria de Lourdes Jesus, c’era “una popolazione antirazzista che riusciva ad esercitare un forte controllo sociale. Tutte le forze politiche e buona parte dell’opinione pubblica vedevano nell’integrazione la soluzione dei problemi”. 

Razzismo in aumento

Negli anni però la minoranza di italiani contrari all’immigrazione è aumentata: “Cresceva insieme il rifiuto drastico verso gli immigrati, accusati senza vergogna di rubare il lavoro agli italiani. Persone che vedevano nell’immigrato il capro espiatorio per tutti i loro problemi”.

La giornalista si domanda: “Cosa succederà dopo il funerale di Willy? Dopo che le luci dei media si saranno spente sul caso? Ci aspettiamo una pena esemplare affinché un crimine simile non possa mai più accadere. Ci aspettiamo che il governo investa nelle politiche dell’integrazione, coinvolgendo nella programmazione i soggetti interessati e prima di tutti i figli degli immigrati”. (Fonte: Il Corriere della Sera)

 

 

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