Yara Gambirasio, cellulare potrebbe scagionare Bossetti

Massimo Giuseppe Bossetti, verità nel cellulare di Yara
Massimo Giuseppe Bossetti

ROMA – L’analisi della sim nel cellulare di Yara Gambirasio da parte dei periti della difesa di Massimo Giuseppe Bossetti hanno scoperto un dettaglio che potrebbe minare l’impianto accusatorio contro il muratore di Brembate, basato sulla prova del Dna ritrovato sul corpo della 13enne bergamasca compatibile con quello dell’imputato.

Secondo Ezio Denti, consulente degli avvocati che difendono Bossetti: “La sim telefonica del cellulare di Yara Gambirasio svela che il suo corpo fu trasportato sul campo incolto di Chignolo d’Isola solo poco prima del ritrovamento, avvenuto il 26 febbraio 2011”.

Secondo gli avvocati difensori, quest’ultimo dettaglio aggiunge un tassello al mosaico di elementi finora raccolti che dimostrano l’innocenza di Bossetti. In una dichiarazione all’Adnkronos, il perito ha aggiunto: “È sufficiente fare una prova empirica per capire che una sim telefonica lasciata all’aperto non avrebbe l’aspetto di quella trovata, avvolta in un guanto umido, nella tasca destra del giubbotto di Yara. La parte in cui esistono i contatti in rame non ha nessuna patina, sembra immacolata e questo non si concilia con un corpo rimasto per tre mesi alle intemperie, neve compresa”.

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