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Yara Gambirasio, difesa Bossetti presenta ricorso in Cassazione

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Bossetti (foto Ansa)

MILANO – E’ stato depositato oggi 29 novembre al Tribunale di Como il ricorso in Cassazione dei difensori di Massimo Bossetti contro la sentenza con la quale, nel luglio scorso, i giudici della Corte d’assise di Brescia hanno confermato l’ergastolo per il muratore di Mapello per l’omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra Yara Gambirasio.

Bossetti, in carcere dal giugno del 2014, ha sempre sostenuto la sua innocenza ma è stato condannato all’ergastolo dai giudici della Corte d’assise di Bergamo e la sentenza è stata confermata dai loro colleghi bresciani. Gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini ora confidano nella Suprema Corte.

In questi giorni era giunta anche la notizia di un coinvolgimento di Antonio Di Pietro nel caso. Marita Conti, la moglie di Bossetti, avrebbe chiesto consigli all’ex magistrato. L’idea della moglie di Bossetti e dei suoi legali è quella di preparare una difesa che si basi sull’ipotesi di complotto nei confronti dell’ex muratore, ma stando a quanto riferito dal settimanale ‘Oggi‘ Di Pietro non è d’accordo con questa linea difensiva, poiché non ci sono i presupposti per dimostrare che la magistratura abbia agito in maniera scorretta: “Ho indicato alla moglie di Bossetti gli unici due motivi del ricorso in Cassazione che a mio avviso potrebbero avere qualche possibilità (remota) di essere accolti e cioè che: i reperti non sono andati distrutti (e lo dice il perito Casari) e quindi la superperizia si può rifare.

E poi il diritto alla difesa è stato leso perché la comparazione dei reperti è stata fatta in assenza degli avvocati di Bossetti. Mi pare però che i familiari di Bossetti vogliano insistere sulla denuncia agli inquirenti che avrebbero fatto tutta una montatura. A me, vista la mia determinazione a non seguire la loro linea di difesa, non hanno nemmeno proposto alcun incarico che io comunque non avrei accettato”.

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