BERGAMO – “Giuseppe Guerinoni? Mai avuto rapporti con lui”. Ester Arzuffi, la madre di Massimo Bossetti, intervistata da “Bianco e Nero”, il programma condotto su La7 da Luca Telese, dice di non aver mai conosciuto Giuseppe Guerinoni, e poi azzarda la sua teoria: “Se non ho avuto rapporti con Guerinoni allora forse qualcosa ha fatto il mio ginecologo”. La madre del muratore condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio poi spiega: “Io so che esiste la PMA assistita. Un liquido seminale che ti inseriscono. Sono stata vittima inconsapevole di un’inseminazione artificiale”.
Secondo gli esami del Dna trovato sul corpo di Yara si sa che tal Giuseppe Guerinoni è il padre del killer di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata morta tre mesi dopo, il 26 febbraio 2011. E dal dna trovato sul corpo di Yara dopo diversi test e analisi si è poi arrivati a Massimo Bossetti, condannato in primo grado per l’omicidio di Yara. Lo stesso Bossetti non sapeva che il vero padre fosse Giuseppe Guerinoni.
“Io andavo da questo medico – ha spiegato la madre di Bossetti nel corso della trasmissione “Bianco e Nero” – Io ero in mano sua. Non perché non rimanevo incinta, io sono rimasta incinta ma i bambini mi morivano addosso, allora lui diceva: “diamo uno spunto in più per aiutare anche gli spermatozoi di tuo marito”. Ed è lì che mi hai inserito un liquido freddo, freddissimo”.
“Quindi per me c’è una PMA assistita”, ha aggiunto. “Inconsapevole io, inconsapevole mio marito, perché né a me né a mio marito nessuno ha detto niente”. Nell’udienza di febbraio 2016 nella quale avrebbe dovuto testimoniare, si è avvalsa della facoltà di non rispondere “perché avevo addosso i media, avevo addosso di tutto e di più, ne ho sentite di tutti colori e quindi per rispetto di mio marito, dei miei figli e per me stessa ho preferito non rispondere”. “Ci ho pensato molto – ha concluso – e ho deciso che proprio adesso è il momento in cui io devo parlare e dire veramente tutto quello che io mi sento di dire, è la mia verità e la verità pura. Perché se io fossi stata con Guerinoni lo avrei detto. Non l’ho mai detto perché non sono mai stata”.
Come spiega il genetista Emiliano Giardina: “Massimo Bossetti è stato identificato attraverso il Dna nucleare. Il suo combaciava con quello di “Ignoto 1”, cioè della persona che ha lasciato la sua traccia biologica sugli indumenti della ragazzina. E non mi vengano a dire che lo si può trasportare: il Dna si trasferisce soltanto per contatto diretto. Tutto questo è inconfutabile”.