BERGAMO – A S. Lorenzo di Rovetta si continua a cercare la madre di Ignoto 1, il killer di Yara Gambirasio, l’amante segreta di Giuseppe Guerinoni, colui che l’esame del dna ha identificato come il padre dell’assassino. Gli investigatori continuano le loro ricerche a S. Lorenzo di Rovetta.
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Perché a S. Lorenzo di Rovetta? Tutto per la testimonianza di un ex collega di lavoro di Giuseppe Guerinoni: “Sì, Giuseppe Guerinoni mi aveva confidato di aver messo incinta una donna, che abitava a San Lorenzo di Rovetta. Li avevo anche visti insieme. Altri sapevano di questa relazione: le donne sul pullman ne chiacchieravano”.
Pettegolezzi, voci e indiscrezioni sull’identità delle donne sospettate vengono riportate da Araberara, periodico d’informazione (molto informato sul caso Yara Gambirasio) della Val Seriana. “Le donne “sospettate” sono più d’una”. Arabera parla di due donne in particolare, la “pastora” e la “villeggiante”.
“”La storia della “pastora” porta lontano e non è ancora, a quel che ci risulta, stata percorsa. Si tratterebbe di una ragazza (allora era tale) poi emigrata in Svizzera dove avrebbe partorito un figlio di cui era rimasta incinta però sull’altopiano. Nella mormorazione di un paese (S. Lorenzo di Rovetta) tra l’infastidito e il curioso è la preferita o almeno la più gettonata. La donna avrebbe un fratello ancora in valle. Non è ovviamente detto che sia quella giusta. Ma poi le chiacchiere raccontano di altre donne che in quegli anni ebbero un figlio. E qui si sono innestate storie di contorno. Resta aperta quella della Casa dell’Orfano, ma è sempre meno accreditata. Don Arturo Spelgatti ha chiarito molti punti, non venivano ospitato neonati né donne partorienti, semmai un bambino poteva essere ospitato dai cinque anni in su”.