MILANO – I Ris di Parma non hanno trovato tracce o materiale biologico riconducibile a Yara Gambirasio nell’auto e nel furgone sequestrati a Massimo Giuseppe Bossetti, che resta l’unico accusato di aver ucciso la tredicenne di Brembate di Sopra (Bergamo) scomparsa e uccisa il 26 novembre del 2010. Gli avvocati del muratore di Mapello stanno pensando di presentare un’istanza di scarcerazione.
Le analisi del Ris di Parma sulla Volvo V40 e sull’Iveco Daily di Bossetti sono iniziate lo scorso 1 luglio con l’utilizzo di strumenti come la ‘Crimescope’, una lampada che individua tracce biologiche, e il ‘Luminol’, che scova residui di sangue anche dopo anni e lavaggi accurati.
Sui due mezzi di Bossetti non sono state trovate finora tracce biologiche riconducibili alla ragazzina di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre del 2010 e il cui cadavere è stato trovato tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola (Bergamo). Ancora non si sa, invece, molto su altre tracce di materiale biologico, come peli o capelli, trovato sul corpo di Yara. Ma gli esperti dei Ris ci stanno lavorando.