Yara Gambirasio, Vilma Cuttini e la storia del fidanzato rumeno Ion Liviu

Yara Gambirasio
Yara Gambirasio

ROMA – “Nel 2010 riconobbi un uomo romeno, Ion Liviu, al quale stavo per affittare una casa. Quando entrammo un po’ in confidenza mi disse che era fidanzato con una ginnasta minorenne di Brembate. Si chiamava Yara: questo il racconto, riportato da Giallo, di Vilma Cuttini, 82 anni, di Loano, in provincia di Savona.

“Ricordo – continua Vilma Cuttini – che pochi giorni prima della morte della ragazzina mi disse che sarebbe partito per la Romania dall’aeroporto bergamasco di Orio al Serio e che lungo la strada si sarebbe fermato a Brembate a salutare la sua fidanzata. Lui mi sembrava un bravo ragazzo, ma dei suoi amici non mi fidavo”.

Vilma Cuttini, intervistata più volte come racconta Giallo, ha poi collegato quella Yara descritta dal romeno con Yara Gambirasio: “Quando vidi il volto di Yara sui giornali lo ricollegai a quella foto: era proprio lei”.

“Ma le cose non stavano come ha detto la testimone, anzi – scrive Giallo – Gli inquirenti hanno cominciato a inadgare sul giostraio romeno nel momento in cui un uomo si è presentato spontaneamente presso gli uffici della Guardia di Finanza. L’uomo ha detto di essere stato il datore di lavoro di Liviu, e di essere stato contattato da Ezio Denti, criminologo della difesa (…) L’uomo ha fornito alle autorità il nome e i numeri delle utenze telefoniche in uso al romeno. Attraverso l’analisi delle celle telefoniche, è emerso che Liviu non è mai stato a Brembate nel periodo in cui fu aggredita Yara. Dalle perizie inoltre si è scoperto che il giorno del delitto, poco dopo le 13, Liviu si è messo in contatto con Damiana S., oggi 28enne, con la quale aveva da tempo una relazione. Ecco chi era la ragazza bergamasca di cui parlava l’anziana di Loano (…)”.

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