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Ylenia Bonavera, bruciata dal fidanzato, lo difende: “E’ stato un altro”. Ma chi?

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Bruciata dal fidanzato, Ylenia Bonavera lo difende al processo: “Non è stato lui”

ROMA – Ylenia Bonavera, bruciata dal fidanzato, lo difende: “E’ stato un altro”. Ma chi? Il fidanzato sta già scontando 10 mesi tra carcere e arresti domiciliari con l’accusa gravissima di averle dato fuoco, al processo sua madre si è costituita parte civile perché troppe sono le prove a suo carico e conoscendolo è sicura che la prossima volta, se ci sarà, ammazzerà sua figlia.

A difendere l’uomo, Alessio Mantineo, 24 anni, purtroppo c’è rimasta solo lei, Ylenia Bonavera, un’altra vittima della violenza del maschio, un’altra vittima della coazione a ripetere l’errore di scambiare una patologica ansia di possesso con l’amore.

Davanti al giudice Ylenia ha scagionato il fidanzato, ritrattando la versione fornita a caldo il terribile giorno dell’aggressione con tentativo di bruciarla viva: “Non è stato Alessio, noi abbiamo una relazione forte, era un uomo incappucciato, mi ha gettato la benzina addosso appena ho aperto la porta e mi ha dato fuoco”.

La ragazza sembra impermeabile a quanto avviene nella realtà, chiusa a riccio nella difesa a oltranza del suo “amore”. La madre è disperata, racconta a Repubblica: “Ma cos’ha nella testa? Non lo capisce che la prossima volta quello l’ammazza? Io ho lasciato suo padre quando lei era piccolina perché lui mi alzava le mani e ora mia figlia mente per coprire questo qua”.

Niente da fare, Ylenia, pur di coronare il suo sogno malato, rischia l’incriminazione per falsa testimonianza, un’altra visto che è già indagata per favoreggiamento. In aula però non cede e tutta la sua attenzione è rivolta al suo Alessio, che intanto ha già aiutato ad evitare il carcere (è agli arresti domiciliari): “Signor giudice, posso salutare Alessio da vicino? […] Tranquilli, non lo tocco, gli ho già dato un bacio in fronte e sono contenta così. Ciao Ale…”.

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