Youns El Bossettaoui, il marocchino di Voghera “andava curato”: era ricoverato per problemi mentali

Youns El Bossettaoui “andava curato, non ucciso”. E’ la posizione degli avvocati dei parenti del marocchino ucciso a Voghera dall’assessore Massimo Adriatici. El Bossettaoui era stato ricoverato per problemi mentali ma era fuggito dalla struttura di Vercelli.

I legali di Youns El Bossettaoui: “Andava curato, non ucciso”

Youns El Bossettaoui “andava curato, non ucciso, perché non faceva male a nessuno ed era malato”. Lo ha spiegato l’avvocato Debora Piazza che con il collega Marco Romagnoli difende i famigliari dell’immigrato ucciso. “Non siamo nemmeno stati avvisati dell’autopsia – ha spiegato il legale – perché pensavano non avesse parenti che invece sono tutti italiani”. 

El Bossettaoui era ricoverato per problemi mentali

L’avvocato Piazza ha aggiunto che l’uomo era “fuggito” da una struttura di Vercelli dove era ricoverato per problemi mentali. Perché voleva tornare in piazza a Voghera, “che diceva essere casa sua”. Nel frattempo la Procura di Pavia sta lavorando alla richiesta di convalida del fermo dell’assessore Massimo Adriatici, che si è autosospeso dall’incarico, ai domiciliari con l’accusa allo stato di eccesso colposo di legittima difesa.

Parla la sorella del marocchino di Voghera

Durante la trasmissione Zona Bianca su Rete 4 ha parlato la sorella del 39enne: “Mio fratello – racconta in lacrime – è stato sparato e l’assassino si trova a casa sua che dorme. Dov’è la legge in Italia? Mio fratello non aveva un fucile, non era violento. Perché quell’uomo aveva una pistola? Siamo in Italia o nella foresta?”.

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