Parla la sorella di Youns El Bossettaoui, l’uomo di 39 anni ucciso a Voghera dall’assessore leghista Massimo Adriatici. “Mio fratello è morto e lui è a casa”, dice la sorella della vittima. Massimo Adriatici si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ucciso Youns El Bossettaoui, 39 anni di origini marocchine. L’uomo, con moglie e due figli di otto e cinque anni rimasti in Marocco, è morto colpito da un colpo di pistola al petto.
Le parole della sorella di Youns El Bossettaoui
Durante la trasmissione Zona Bianca su Rete 4 ha parlato la sorella del 39enne: “Mio fratello – racconta in lacrime – è stato sparato e l’assassino si trova a casa sua che dorme. Dov’è la legge in Italia? Mio fratello non aveva un fucile, non era violento. Perché quell’uomo aveva una pistola? Siamo in Italia o nella foresta?”.
La sorella ha poi spiegato di essere a conoscenza dei problemi del 39enne e di aver provato tanto volte ad aiutarlo: “Noi lo abbiamo portato tante volte a casa. Lui preferisce, si sente più tranquillo a dormire sulle panchine. L’altro giorno l’ha visto mio marito, è venuto a prenderlo”. “Mio fratello non aveva nessuna arma in mano. È stato ammazzato davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua. Io voglio sapere se qua in Italia ammazzare o sparare è una cosa legale”, ha concluso.
Massimo Adriatici, avvocato ed ex poliziotto
Massimo Adriatici ha una storia da tutore dell’ordine. Prima come poliziotto e poi come avvocato di uno studio molto noto a Voghera. Ha indossato la divisa della Polizia per 16 anni. La sua carriera, iniziata nel 1995 come agente, si è conclusa nel 2011 con il grado di sovrintendente. Aveva vinto il concorso pubblico per diventare avvocato, professione per cui ha smesso di portare il distintivo.