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Zampa: “Natale in famiglia ma solo con parenti di primo grado”

Natale, il governo valuta le regole per le feste. Zampa: “Ci sarà un provvedimento, le famiglie potranno riunirsi nel nucleo ristretto”.

Ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo” su La7, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha parlato delle festività natalizie: “Credo che Natale sarà ben diverso da quello che abbiamo conosciuto, al cenone solo la famiglia, ovvero i parenti di primo grado”.

“Non credo che ci possano essere allenamenti delle misure per Natale. Ci sarà un provvedimento che riguarderà proprio le festività. A Natale in famiglia sì, ma solo nel nucleo ristretto, parenti di primo grado. La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi”.

Lockdown a zone

Quanto alla divisione dell’Italia in tre colori, “abbiamo adottato un modello flessibile dove ogni regione ha un colore ma si possono prendere decisioni affinché le misure messe in campo diventino di carattere nazionale, come ad esempio potrebbe essere quella del coprifuoco. Non mi aspetto alcun allentamento in futuro. Io credo – ha aggiunto la numero due della Salute – che dobbiamo fare lo sforzo di mantenere quello che abbiamo scelto: mantenere il più possibile il Paese produttivo lasciando il tempo necessario alle misure di mostrare la loro efficacia”.

“Tutte le regioni – ha sottolineato il sottosegretario alla Salute – stanno dando i dati e dove avevamo dei problemi, come in Campania, abbiamo mandato gli ispettori, che lunedì faranno un puntuale report. Sulla base di questi dati, decideremo come agire”.

Vaccino per tutti

I cittadini potranno riceve il vaccino “molto presto, prima di giugno. L’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi“, assicura Zampa parlando a La Stampa.

“Il vaccino avrà un costo bassissimo, sotto i 5 euro. La vaccinazione comincerà dagli operatori socio-sanitari, forze dell’ordine, anziani, tutti i lavoratori fragili. E poi per classi di età: verrà fissato un criterio e si arriverà velocemente a tutti”.

I medici, sottolinea Zampa, “sono tenuti a fare tamponi e visite a casa su richiesta e in caso di inadempienza può essere gettata alle ortiche la convenzione. Ci sono situazioni scandalose, spesso si rimpallano le colpe e dispiace doverlo dire visto che non mancano tanti buoni esempi. Certo i sindacati hanno firmato nel rinnovo del contratto un accordo per fare tamponi. Ma ciò richiede che le regioni elaborino con loro un modello organizzativo, che metta in campo più unità speciali e che assumano persone con le risorse ricevute dal ministero”. (fonte OTTO E MEZZO)

 

 

 

 

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