MILANO – Ha 31 anni e ha già occupato 12 case. Lei è una “zarina” del racket delle case popolari occupate che affligge Milano e non solo. Sono sempre più le donne che vengono utilizzate dal racket per occupare le case. Tutte donne con bambini e storie di difficoltà economiche.
Andrea Galli e Gianni Santucci sul Corriere della Sera scrivono:
“Nei report riservati compilati dagli ispettori dell’Aler e inviati in Questura, foglio dopo foglio nell’elenco degli «abusivi» è un costante alternarsi di voci pressoché uguali: «donna romena con tre minori», «donna cingalese con due minori», «donna egiziana con tre minori». E poi, poi c’è lei, la «zarina», unica nel suo genere ma simbolica di un fenomeno, una piaga, una caduta nel precipizio.
Le donne «servono». Fanno «comodo». Vengono usate. Vittime della povertà e del bisogno. Donne sole e abbandonate. Sono portate in avanscoperta, dopo che i «fabbri» del racket hanno sfondato porte o finestre. Sono la truppa lasciata nelle case vuote contro il «fuoco nemico», per assicurarsi fisicamente lo spazio. Per mettere radici nell’appartamento, che più avanti verrà assegnato ai reali «proprietari»”.
Donne e bimbi piccoli servono a calmare le proteste degli abitanti, che davanti alla pietosa scena della “zarina” con prole calano l’aggressività per la casa sottratta:
“Ma gli ispettori, gli agenti e i militari nulla potranno in assenza di una «rete sociale». D’accordo, sgomberiamo le persone; ma dove vanno a finire? Ci sono comunità pronte? No, non ci sono; anzi sì, ci sono ma mancano posti liberi. Anche la «zarina» Veronica, che per le occupazioni certo s’è presa le sue denunce ma nient’altro — così prevede la legge, non c’è arresto — è stata una figurante. Spesso le hanno chiesto di recitare una parte. Forse per pochi euro. Mettersi lì, coi figli, far scena.
A volte arriva l’aiuto dell’«immobiliare rossa», formata da antagonisti che controllano abitazioni tra i due Navigli e che hanno base nel quartiere di San Siro; l’«immobiliare rossa» porta gente in piazza, protesta contro gli «sbirri», esegue azioni di «sabotaggio» boicottando gli sgomberi”.
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