Quasi tutta l’Italia è in zona arancione da oggi, lunedì 12 aprile. In zona rossa restano solo Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna. Questo vuol dire che cambiano le regole in quasi tutte le regioni. Vediamo cosa cambia per scuole, bar, ristoranti, negozi, spostamenti e visite a casa. Di certo, a voler essere ottimisti, si comincia a vedere una possibile ripartenza.
Lunedì 12 aprile: quali regioni tornano in zona arancione da oggi
Da lunedì 12 aprile, dunque, sono in zona arancione Calabria, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. Si aggiungono ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto, provincia di Bolzano e di Trento.
In queste regioni riapriranno i negozi e si potrà circolare all’interno del comune di residenza. Sarà inoltre possibile, una sola volta al giorno, andare a trovare amici o parenti nel comune in massimo due persone oltre ai minori di 14 anni conviventi.
Lunedì 12 aprile: le regioni che restano in zona rossa
Restano, invece, in zona rossa 11,4 milioni di italiani. Quelli che vivono in Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna. In Toscana, che passa in arancione, restano in zona rossa le province di Firenze e Prato. I Comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Vald’elsa, in provincia di Siena.
Zona arancione: le regole per la scuola
Torneranno in classe anche gli studenti della seconda e terza media. Mentre per quelli delle scuole superiori la didattica in presenza deve essere garantita almeno al 50%.
Zona arancione: le regole per spostamenti e visite a casa
E’ possibile spostarsi liberamente nel proprio comune senza autocertificazione. Ancora vietati gli spostamenti tra regioni. Nella zona arancione è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale. In non più di due persone (oltre a under 14 e persone disabili o non autosufficienti).
Zona arancione: le regole per bar, ristoranti, pub, gelateria, pasticcerie
Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito fino alle 18.
Zona arancione: le regole per negozi, centri commerciali, parrucchieri ed estetisti
Esercizi commerciali e negozi tutti aperti in zona arancione con i consueti orari. Aperti anche i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti ecc.). Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Zona arancione: le regole per sport, palestre e piscine
Restano chiuse fino al 30 aprile palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici. Purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva. Salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.
E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.
Zona rossa, arancione e gialla: il monitoraggio Iss/Ministero della Salute
Si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, con quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta) che hanno un livello di rischio alto. Quindici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Otto Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno.
Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno, secondo quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
Rimane alto il numero di Regioni e di province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche sopra la soglia critica (15 contro le 14 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (41%). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in lieve aumento da 3.716 (30/03/2021) a 3.743 (06/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra la soglia critica (44%) con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 29.231 (30/03/2021) a 29.337 (06/04/2021).
La bozza del monitoriaggio settimanale evidenzia inoltre che “il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l’incidenza ancora troppo elevata e l’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l’applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio”.