Zona bianca a giugno, niente coprifuoco e aperture anticipate per piscine al chiuso, parchi tematici…no discoteche

Zona bianca a giugno, che succede: niente coprifuoco e aperture anticipate per alcune attività. Che dovrebbero, da calendario, riaprire dal 1 luglio. E’ questo il frutto dell’accordo tra Governo e Regioni sull’allentamento delle restrizioni da Coronavirus. Allentamento possibile per via dei contagi sempre più bassi (e dei vaccini che vanno avanti).

Tra le attività coinvolte ci sono, per esempio, le piscine al chiuso. Ma non dovrebbero esserci le discoteche, sulle quali non c’è ancora intesa.

Zona bianca a giugno: l’accordo tra Governo e Regioni sulle riaperture

Protocolli da applicare anche nella fascia di rischio più bassa, dove però si chiede la ripresa di tutte le attività economiche fin da subito, unico dubbio le discoteche. Il rafforzamento della zona bianca passa definitivamente con un accordo tra Governo e Regioni.

In questa area saranno dunque introdotte più regole – con le stesse linee guida che già valgono per la zona gialla – ma ci sarà anche un’ “anticipazione delle riaperture per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa in un momento successivo”.

Dal possibile accesso alle sale da ballo con green pass fino al settore dei matrimoni, passando per i parchi tematici, congressi e piscine al chiuso. Nelle regioni che entreranno in zona bianca nessuna serranda, o quasi, dovrebbe restare abbassata per le restrizioni Covid. La corsa verso la quasi normalità in tutto il Paese entro la fine di giugno è partita, spinta anche dell’arrivo di 8 milioni e mezzo di dosi entro fine maggio, che completeranno la tranche dei 17 milioni previsti per questo mese.

Regioni bianche a giugno: Friuli, Sardegna, Molise, Liguria e Veneto

Nuove idee e misure annunciate in vista del prossimo monitoraggio. Che decreterà probabilmente le prime regioni bianche: Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise. La settimana successiva potrebbero andare in zona bianca Liguria, Veneto e Abruzzo. E così a seguire il resto del Paese che finirebbe nella zona a più basso rischio entro la fine di giugno.

Zona bianca: coprifuoco addio

Anche il coprifuoco scomparirà gradualmente: tramontata l’ipotesi circolata nelle ultime ore di ripristinarlo dalle 24, in zona bianca i governatori hanno ribadito il “superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività”, fermo restando il rispetto degli obblighi sull’utilizzo delle mascherine e il “distanziamento per scongiurare gli assembramenti”.

Eventuali provvedimenti anti-assembramento verranno discrezionalmente applicate laddove serve. Resta inoltre “il riferimento per lo svolgimento delle attività” che è quello delle Linee guida per la riapertura.

Ad essere soddisfatto dell’intesa con i governatori, rappresentati da Massimiliano Fedriga, è lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza: “C’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”, dice. I protocolli delle Regioni sono stati sottoposti ad una nuova revisione da parte del Comitato tecnico scientifico, anche se su alcuni punti le Regioni chiederanno un chiarimento, considerando le mutate condizioni epidemiologiche rispetto alle settimane precedenti.

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