Zorro, il cane nel braccio della morte per un morso. La petizione per salvarlo

Zorro, il cane nel braccio della morte. Online la petizione per salvarlo
Zorro, il cane nel braccio della morte. Online la petizione per salvarlo

MASSA – Zorro è in un canile, anche se ufficialmente si dice “struttura protetta di recupero”. E Zorro, in quel canile, è nel braccio della morte. Zorro è un dogo argentino ed è un condannato a morte perché così ha deciso un veterinario della Asl di Grosseto. Cane “irrecuperabile” e quindi da sopprimere.

Ma cosa ha fatto Zorro per finire nel braccio della morte? Zorro ha attaccato e ferito due volte. Una prima volta se l’è presa con il padre del suo (ex) padrone che l’aveva colpito con un giornale. Un attaccco con tanto di zanne piantate nel braccio. Per l’uomo in viaggio in elicottero e un intervento chirurgico non facilissimo.  Qualche giorno dopo un nuovo attacco, contro un ragazzo che mangiava un gelato.

Due episodi che hanno convinto il veterinario della Asl che nulla si può fare se non terminarlo con una puntura. Sono però in tanti a non pensarla così, per la precisione in 12mila, quelli che hanno firmato una petizione online che chiede di salvare Zorro e quindi di rieducarlo. In campo, ovviamente, associazioni animaliste, Lav su tutti. E poi la legge, quella che sulla carta prevede, prima di sopprimere, di tentare la strada della rieducazione.

 

Per firmare la petizione “Salviamo Zorro” clicca qui

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