11 settembre: a Guantanamo si apre il processo del secolo

Pubblicato il 5 Maggio 2012 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA

GUANTANAMO – Si apre a Guantanamo il processo ai cinque presunti organizzatori degli attentati dell’11 settembre 2011: si tratta di Khalid Shaikh Mohammed, l’uomo che si è autoproclamato la mente degli attacchi, Aziz Ali, Walid Muhammad Salih Mubarak Bin Attash, Ramzi Binalshibh e Mustafa Ahmed Adam al-Hawsawi. Nove anni dopo il loro arresto, i cinque compariranno davanti al tribunale militare americano della prigione di Guantanamo Bay sull’isola di Cuba, chiamato a stabilire la loro innocenza o colpevolezza in merito alla morte di 2.976 persone.

Il “processo del secolo” potrebbe durare oltre un anno. Le udienze, alle quali assistono 60 giornalisti autorizzati e una decina di familiari delle vittime, saranno ritrasmesse in diretta (con una differita di appena 40 secondi), ma è prevista la possibilità di censura; quattro schermi giganti sono stati allestiti in quattro basi militari americane.

I cinque sono accusati di aver finanziato e addestrato i 19 dirottatori che hanno poi perpetrato gli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono e che hanno dirottato il volo United 93 in Pennsylvania. I capi d’accusa includono terrorismo, dirottamento di aereo, associazione a delinquere, omicidio in violazione delle leggi di guerra e strage. Dopo le polemiche sul rispetto dei diritti dei detenuti e l’opportunità che questi siano processati da un tribunale militare, i procuratori americani cercheranno di dimostrare che il sistema giuridico militare voluto dall’Amministrazione Obama è rispettoso degli standard internazionali.

Le nuove regole approvate dal Congresso vietano l’uso di prove estorte sotto tortura. Precedentemente, l’amministrazione Usa aveva tentato a spostare il processo in un tribunale penale di New York ma l’opposizione repubblicana al Congresso l’aveva impedito. Il processo viene dopo oltre un decennio dagli attacchi dell’11 settembre e cade nella settimana del primo anniversario dal raid dei Navy SEAL che ha portato alla cattura e conseguente uccisione di Osama bin Laden, il 2 maggio 2011. Se dovessero essere giudicati colpevoli, i cinque rischiano la pena di morte.