NEW YORK – “13 reason why” sconvolge ancora l’America e stavolta si tratta del libro da cui è stata tratta la serie-tv. In Colorado, dopo il suicidio di sette studenti, un funzionario del distretto scolastico ha invitato i bibliotecari a interrompere momentaneamente la consultazione del romanzo.
Alcuni bibliotecari deplorano l’iniziativa, la definiscono senza mezzi termini una “censura” ed è insolito che venga vietato, seppure momentaneamente, distribuire un testo.
“E’ difficile, per chiunque si sia occupato del suicidio, non avere consapevolezza della situazione, è indispensabile un po’ di cautela” ha dichiarato Leigh Grasso, direttore del programma scolastico dei 22.000 studenti di Mesa County Valley School District che ha deciso di rimuovere il libro, pur non avendo guardato la serie o letto il romanzo. Tornerà disponibile nelle biblioteche, ha aggiunto Grasso all’Associated Press, “quando avremo l’opportunità di leggerlo e vedere quanto sia strettamente legato alla serie”.
“13 reason why”, per giovani adulti, pubblicato nel 2007, è basato sulla storia di una liceale che si toglie la vita dopo aver registrato delle cassette per i compagni di classe, da ascoltare dopo la sua morte; invia le cassette a chi ha influenzato la sua decisione.
La morte dell’adolescente, nella serie tv si vede nell’episodio finale della prima stagione e le immagini hanno spinto le scuole nazionali a inviare immediatamente lettere a genitori e ai tutori degli studenti, con suggerimenti su come prevenire il suicidio.
Da New York fino al Midwest e alla California, i presidi hanno avvertito che la serie spettacolarizza il suicidio e non offre un percorso a chi è alle prese con la malattia mentale.
Non ci sono prove, tuttavia, che gli studenti di Mesa County si siano tolti la vita ispirandosi alla serie o al romanzo.
