Schianto aereo Chapecoense, il sopravvissuto Ruschel: “Trovate la mia fede nuziale”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Novembre 2016 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA
Schianto aereo Chapecoense, il sopravvissuto Ruschel: "Trovate la mia fede nuziale"

Schianto aereo Chapecoense, il sopravvissuto Ruschel: “Trovate la mia fede nuziale”

MEDELLIN (COLOMBIA) – Ritrovare la fede di nozze: è stato questo il primo pensiero di Alan Ruschel, il difensore della squadra di calcio brasiliana Chapecoense sopravvissuto allo schianto dell’aereo sul quale viaggiava insieme ai suoi compagni, ad alcuni tifosi e giornalisti.

Lui è uno dei sei superstiti (su 81 passeggeri ed equipaggio) insieme alla hostess Ximena Suarez, al tecnico Erwin Tumiri, al giornalista Rafael Valmorbida e ai suoi compagni Jackson Follmann e Helio Zampier.

Nello schianto  se l’è cavata con un’anca semi rotta e qualche ferita. Ma appena ha potuto abbracciare i vigili del fuoco che lo hanno estratto dalle lamiere ha chiesto una cosa: di ritrovare la sua fede di nozze e di avvertire la moglie che era vivo.

I dettagli arrivano mentre si fa luce sulla dinamica dell’incidente che ha coinvolto l’aereo British Aerospace 146 operato dalla LAMIA e diretto a Medellin, schiantandosi in volo a cinque minuti dalla pista di atterraggio.

Le prime informazioni diffuse dai media brasiliani parlavano di un guasto elettrico, ma man mano che passa il tempo si propende per una perdita di carburante.

Alla Chapecoense sono arrivate la condoglianze del Torino, che subì una sorte simile il 4 maggio del 1949, quando un aereo con a bordo la squadra si schiantò contro la collina di Superga. In quel caso, però, nessuno sopravvisse all’impatto.

La Chapecoense ha vissuto, calcisticamente parlando, una favola. Nel 2009 era la discreta squadra di serie D di una cittadina brasiliana con 200mila abitanti. Nel 2014 è arrivata alla prima divisione, e quest’anno si giocava la Copa Sudamericana, equivalente all’Europa League.

Mercoledì 30 novembre avrebbero dovuto affrontare nella finale di andata l’Atletico Nacional di Medellin. Ma martedì notte la favola è diventata una tragedia.