A caccia dell’atomica: tutti i piani di Bin Laden per procurarsi l’arma nucleare

Pubblicato il 14 Aprile 2010 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

“Al Qaeda sta cercando di impossessarsi di armi nucleari e ha ripetutamente provato ad acquisire materiali e conoscenze necessarie a fabbricarle”. Ma anche l’ipotesi “peggiore”: “i talebani potrebbero travolgere il governo pachistano e impossessarsi dell’atomica”. Non sono le fantasie più negative degli analisti, ma le tesi contenute in un vero e proprio documento, che scandaglia le tappe del “sogno nucleare” dei terroristi: si tratta di “Securing the bomb”, il report stilato dal Belfer Center for Science and International Affairs dell’Università di Harvard.

Dopo gli attacchi dell11 settembre, Bin Laden e il suo numero due, il medico egiziano al Zawahiri si incontrarono con due scienziati nucleari proprio per discutere di armi nucleari, rende noto il documento. Secondo l’ex capo della Cia, George Tenet sarebbero stati proprio loro a “fornire ad Al Qaeda una bozza del disegno di un’arma atomica”. L’ex presidente Bush sarebbe stato così “preoccupato da spedire a discutere la materia direttamente con il presidente pachistano Musharraf”, racconta. A conferma di tali preoccupazioni, sempre nel 2001, dopo aver invaso l’Afghanistan le truppe Usa hanno trovato una serie di manuali per lo sviluppo di piccole armi atomiche.

La Fatwa per distruggere gli americani. Per eliminare ostacoli nel percorso finalizzato al “sogno” nucleare, poi, ancora nel 2003, Osama Bin Laden avrebbe ottenuto da un Imam persino una Fatwa (un decreto di carattere religioso promulgato dai dotti islamici, ndr), che autorizzava l’uso di armi di distruzione di massa contro gli americani. Proprio in quegli anni, “tra il 2002 e il 2003 – riferisce il report – i servizi segreti statunitensi ricevettero una serie di carte secondo cui il braccio saudita di Al Qaeda stava negoziando l’acquisto di tre ordigni nucleari russi”.

Piani di attacco alle centrali atomiche Usa. Secondo “Securing the bomb”  sono stati 18 i casi di perdita o furto di plutonio e uranio arricchito. Uno scenario terribile, se si pensa che le indagini su Al Qaeda avrebbero rivelato l’esistenza di piani d’attacco anche alle centrali atomiche americane, per provocare una catastrofe nucleare senza precedenti.

La bomba “sporca”. Solo uno dei tanti incubi in agguato, dato che molte intelligence occidentali stanno considerando la possibilità che l’organizzazione terroristica ottenga materiale radioattivo per una “bomba sporca”, in grado di contaminare anche aree molto popolate.

Obiettivo Pakistan. Al Qaeda, intanto, guarda da tempo allo scenario globale, in attesa di ottenere qualcosa dal “mercato” dell’atomica: uno degli obiettivi dei qaedisti è senz’altro il Pakistan. Destabilizzare il Paese sarebbe, infatti, un modo “facile” di impossessarsi di parte dell’arsenale atomico di Islamabad. Al Qaeda avrebbe anche cercato di ottenere informazioni circa il “know how” della bomba proprio dal padre dell’atomica pachistana, A.Q. Khan.

La Corea del Sud. Quindi i terroristi avrebbero seguito la pista coreana, cercando di intercettare l'”affare nucleare” da Pyongyang, uno dei più grandi proliferatori. Percorsi e piani seguiti con cura, senza tralasciare anche l’Asia centrale con le sue ex repubbliche sovietiche per i qaedisti fonte possibile di approvvigionamento di materiale fissile.

La caccia all’atomica continua.