A processo nipote dell’ex premier della Tunisia: non pagava hotel e auto

ROMA, 12 APR – Il gup del tribunale di Roma ha rinviato a giudizio Caid Essebsi Mohamed Sandreddine, 43 anni, nipote dell'ex primo ministro della Tunisia, con le accuse di insolvenza fraudolenta, truffa, calunnia, simulazione di reato, minaccia. L'uomo d'affari, nel corso degli anni, non avrebbe pagato alberghi, auto noleggiate e perfino i lavori di ristrutturazione del suo appartamento nel cuore di Roma. La richiesta di rinvio a giudizio era stata presentata dal pm Francesco Schiavo: il processo si svolgera' il 25 settembre prossimo, davanti al giudice monocratico.

Gli episodi contestati a Caid Essebsi riguardano per una parte consistente, un periodo di tempo che va dal giugno a novembre del 2009, e poi più indietro nel tempo, tra le estati del 2007 e del 2008. L'insolvenza fraudolenta riguarda il mancato pagamento del noleggio di una Mercedes e di un auto con autista; la ristrutturazione del proprio appartamento e il soggiorno all'hotel Ritz di Roma dal dicembre 2005 al 9 ottobre del 2007, "per complessivi 25.624,52 euro". E ci sono conti da pagare anche alla boutique dell'hotel De Russie per 1.600 euro. Oltre a prestiti e servizi di segreteria "per circa 4mila e 800 euro".

L'uomo d'affari nordafricano per far cadere nella rete le vittime dei raggiri, operava, si legge nel capo di imputazione, "ora millantando una sicura solvibilità patrimoniale ora facendo figurare come reali ed in corso di conclusione fantomatici vantaggiosissimi 'affari' da concludere in diversi campi della imprenditoria (da quello petrolifero a quello della progettazione industriale a quello della realizzazione di lavori florovivaistici)''. Le diverse parti civili si sono costituite in giudizio con l'assistenza dell'avvocato Stefano Maccioni.

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