Adozioni all’estero c’è una nuova speranza, scegliere i bimbi prima della nascita

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 19:03 OLTRE 6 MESI FA

C’e’ una nuova possibilità per le coppie italiane che vogliono adottare un bambino. E’ l’adozione negli Usa di un bambino ancor prima della nascita. In pratica è la famiglia d’origine a decidere spontaneamente a chi dare il proprio figlio, secondo una procedura legale negli Usa.

Fra queste adozioni, rientrano anche i casi di donne incinte in difficoltà che non riescono a trovare una famiglia americana a cui affidare il loro bimbo. Lo rende noto l’associazione Amici dei bambini (Aibi), l’unico ente italiano finora ad essere autorizzato a lavorare negli Usa.

Al momento, spiegano dall’associazione, ci sono coppie italiane in attesa di bambini statunitensi ma per le classiche procedure; mentre per l’adozione diretta, l’Aibi ”si sta attivando”.

Durante la gravidanza , spiega l’Aibi, i genitori biologici scelgono la coppia adottiva attraverso vari canali fra cui i dossier delle agenzie per le adozioni (l’associazione italiana ha un accordo di collaborazione con una di queste agenzie). Si tratta di una procedura conforme alla Convenzione dell’Aja, segnala ancoral’associazione, in quanto rispettosa del principio di sussidiarietà poiché è la madre biologica a scegliere a chi affidare il proprio figlio all’interno di una rosa di candidati genitori adottivi, sia statunitensi che stranieri.

Questa scelta, che viene controllata dalle agenzie autorizzate e dal giudice nel Tribunale competente, corrisponde al ”superiore interesse” del nascituro perché gli garantisce la crescita non solo in una famiglia stabile ma anche nella migliore famiglia possibile. La famiglia straniera che decide di adottare il nascituro dovrà occuparsi di coprire tutte le spese che riguardano l’adozione: i costi dell’intera procedura adottiva variano da 20 a 28 mila dollari.

La coppia provvede a sostenere la famiglia biologica nel corso della gravidanza, coprendo le spese mediche e, in alcuni casi, anche altre spese come vitto e alloggio per la madre biologica, vestiti per la donna gestante. I genitori adottici provvedono anche alle spese legali da corrispondere all’avvocato della famiglia (o della madre) naturale.

La procedura, assicura l’Aibi, tutela le madri in difficoltà perché il consenso per l’adozione viene prestato dopo la nascita e non prima. Inoltre, la madre naturale ha un periodo (nello Stato di New York di 30 giorni) per revocare il proprio consenso e ogni accordo precedente non ha valore se non confermato in seguito alla nascita dinanzi al giudice.